Super green pass, Caretta (FDI):”Maggioranza irresponsabile, il Governo si assuma le proprie responsabilità”
L’ennesimo decreto d’urgenza varato dal Governo, relativo al super green pass, viene visto dall’opposizione come una delle tante decisioni prese dalla maggioranza senza tenere in considerazione le opinioni di deputati e senatori. In particolare viene richiesta più partecipazione nelle questioni che riguardano da vicino gli italiani. Ad entrare nel merito di questa tematica è la thienese Maria Cristina Caretta deputata del gruppo Fratelli d’Italia.
“Una maggioranza ipocrita –dichiara l’Onorevole Caretta– rende di fatto obbligatoria la vaccinazione. Mentre il Parlamento era ostaggio dell’ennesima questione di fiducia su una legge di Bilancio blindata, fondata sulla elargizione di mance e mancette a chiunque, il Governo ha emanato l’ennesimo decreto d’urgenza per l’estensione del super green pass ad ogni ambito della vita sociale, inclusi i trasporti. Ancora una volta il Parlamento non ha toccato palla riducendo deputati e senatori a sagome di cartone”.
“È completamente assurdo –prosegue la deputata di Fratelli d’Italia– che, anziché rendersi conto della necessità di tracciare la pandemia, ci si accanisca in modo ossessivo contro una trascurabile percentuale di cittadini che, pur scegliendo di non vaccinarsi, segue rigorosamente le regole, effettuando test rapidi ogni 48 ore e contenendo in modo serio il COVID-19. Persino le normative europee di gestione del Green Pass prevedono che non si facciano discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati, ma il Governo preferisce continuare a rendersi ridicolo”.
“A questo – conclude l’On. Caretta – punto è doveroso che i partiti di maggioranza, da Lega a Forza Italia, PD, Movimento 5 Stelle e LEU si assumano le proprie responsabilità con un obbligo vero, anziché ricorrere ad un surrettizio obbligo vaccinale degno della peggiore dittatura cinese. Il presidente cinese Xi Jinping e persino il dittatore nordcoreano Kim Jong-Un dovrebbero venire in Italia a prendere lezioni su come gestire un regime dittatoriale spacciandolo per una democrazia cartonata.”