Tromba d’aria in Polesine: paura e danni. Oltre cento richieste di aiuto ai pompieri

Una tromba d’aria si è abbattuta in Polesine questa mattina causando ingenti danni, tetti scoperchiati e allagamenti a Rovigo, prima di spostarsi velocemente verso Boara Polesine, Cantonazzo, Granzette e infine a Lusia e a Lendinara.

Alcune infrastrutture (fra cui ponte Marabin) sono state danneggiate e chiuse. Il vento, potentissimo, ha scoperchiato capannoni; in un centro commerciale i vetri sono letteralmente scoppiati.a

La polizia locale a Rovigo ha salvato l’autista di uno scuolabus rimasto bloccato in un sottopasso completamente allagato e chiuso al traffico, nei pressi del centro della città.

Sono 210 le chiamate di intervento ricevute dalla sala operativa dei vigili del fuoco di Rovigo dopo la tromba d’aria e la bomba d’acqua di questa mattina, che ha colpito la città e parte della provincia.
Il dispositivo di soccorso rodigino è stato rinforzato con l’invio da parte della direzione interregionale dei vigili del fuoco del Veneto e del Trentino Alto Adige di squadre e mezzi degli altri comandi della regione. Gli interventi di soccorso sono principalmente concentrati nella città di Rovigo per allagamenti di strade, negozi, scantinati e garage. Interventi per rimozione di elementi pericolanti, scoperchiamenti di tetti e alberi pericolanti. In provincia i comuni principalmente interessati sono: Lendinara e Lusia.
Dalla sala crisi dei vigili del fuoco il comandante Claudio Fortucci sta coordinando gli interventi in collaborazione con la protezione civile in stretto contatto con la prefettura.
Alle ore 18:00, sono stati già eseguiti 23 interventi di notevole complessità e durata, altri 17 sono in corso e 170 in attesa di essere evasi.

“Ho già fatto predisporre la dichiarazione per lo stato di emergenza regionale a seguito del maltempo che sta colpendo il Veneto in queste giornate e i conseguenti danni. Si va dalla tempesta sull’Altopiano di Asiago di domenica scorsa alla perturbazione che oggi ha flagellato Rovigo e le aree meridionali del Veneto, provocando non poche situazioni critiche oltre a danni significativi”.

Così il Presidente Luca Zaia annuncia la dichiarazione dello stato di emergenza formalizzata dalla Regione del Veneto attraverso il Dpcr 58 di oggi 25 giugno.

“Ricordo a tutti i cittadini e alle imprese colpite di raccogliere i materiali documentali che saranno utili ai fini delle ricognizione dei danni e al conseguente riconoscimento dell’eventuale indennizzo” conclude Zaia.