Verona, uccide i genitori accoltellandoli, poi si costituisce. Sotto custodia un 54enne
Altra fatto di sangue in Veneto che si consuma nell’ambito familiare. Teatro del dramma è la città di Verona, dove sono stati uccisi due anziani coniugi di 75 e 73 anni nel corso della serata di lunedì, anche se la scoperta dei cadaveri risale a ieri. Appare assodato che a commettere il duplice omicidio è stato un figlio della coppia, reo confesso secondo quanto riporta la stampa scaligera all’indomani del parricidio.
Giampaolo Turazza e Wilma Vezzaro sono stati trovati senza vita in via Aquileia, nel popoloso quartiere di Borgo Roma. Osvaldo Turazza, 54enne primogenito delle vittime, a quanto emerso si sarebbe costituito a distanza di parecchie ore dal duplice assassinio dopo aver accoltellato il padre e la madre nell’abitazione di questi ultimi, in un appartamento. Alla base dell’aggressione sanguinosa una lite, pare per motivi economici. Si tratta di una persona già con precedenti di giustizia, per spaccio di stupefacenti e altri reati minori.
Teatro del dramma una palazzina popolare, dove vivevano i coniugi, mentre il figlio avrebbe una residenza diversa sempre in città. L’intervento delle forze dell’ordine risale dunque a ieri, nel pomeriggio del 25 aprile, dopo che Osvaldo Turazza si è recato in caserma cittadina della Guardia di Finanza per confessare il duplice delitto. A quanto pare nessuno, tra i vicini di appartamento, si era accorto di nulla. Giampaolo prima della pensione era stato gestore di un bar in città, la moglie Wilma segretaria di uno studio di commercialisti.
I genitori ultrassettantenni del loro presunto uccisore erano già morti da almeno 16 ore al momento dell’irruzione delle forze dell’ordine secondo le prime analisi sulla scena rendendo inutile, ovviamente, ogni tentativo di soccorso. L’omicida avrebbe utilizzato un coltello da cucina per affrontare e uccidere a sangue freddo prima il padre e poi la madre, secondo la versione al momento nota, in preda a un raptus violento. Un cadavere è stato trovato nel corridoio (quello della madre), l’altro in camera da letto. Dopo aver girovagato per ore, Osvaldo Turazza, si sarebbe infine deciso a costituirsi. La polizia di Stato veronese si sta accertando che abbia agito da solo.
La notizia è in aggiornamento