Virus in Veneto, salgono a 58 i contagi. In esame la proroga dell’ordinanza regionale
Il governatore del Veneto Luca Zaia, in diretta alla trasmissione Unomattina su Rai1, ha fornito dati aggiornati sulla situazione in regione. Sono ora 58 le persone positive al coronavirus, buona parte dei quali asintomatiche, 26 in più rispetto al mattino di ieri. In Veneto due le vittime in cui la sindrome ha aggravato condizioni di salute compromesse da altre patologie: venerdì sera scorso la notizia della morte del 78enne padovano di Vò, ieri il decesso di una 76enne di Paese a Treviso. Aveva problemi di natura cardiopatica ed era ricoverata in rianimazione.
Un nuovo possibile focolaio si registra a Limena, dove a un primo caso annunciato ieri sera dal sindaco locale se ne sono aggiunti altri sei. Il dato nazionale parla di 325 contagi in Italia, tra loro una bambina di 4 anni in Lombardia, con lievi sintomi; 11 i malati deceduti con il concorso del virus Covid-19. Oltre 50 mila gli italiani in quarantena nelle zone rosse.
Confermata la negatività al virus asiatico di tutti gli operatori sanitari, i pazienti e il personale dell’ospedale padovano di Schiavonia dopo i controlli a tappeto completati su circa mille persone. Anche i centro tamponi analizzati nelle Ulss vicentine hanno avuto lo stesso esito: non risulta nessun infetto all’ospedale S. Bortolo. Tutti i nuovi casi registrati nella regione provengono dai noti cluster, vale a dire i focolai di malattia sotto stretto controllo – il caso di Vò Euganeo – e sotto monitoraggio.
Interrogato a riguardo della durata dell’ordinanza di chiusura delle scuole e il divieto di organizzare attività che prevedono alte concentrazioni di persone, Zaia ha risposto che la reiterazione del provvedimento sarà presa in esame in queste ore. Si ricorda che per i cittadini veneti è stato istituito il numero verde 800462340 a disposizione per richiedere informazioni riguardo i comportamenti da tenere nel corso del periodo di emergenza sanitaria e nel caso di sospetto contagio.