A Vicenza 43 abeti simbolo del Ponte Morandi. Donata una carriola in ricordo di Vincenzo
E’ stata consegnata oggi alla moglie e alla figlia di Vincenzo Licata una delle 43 carriole utilizzate nei giorni scorsi dai bambini di Genova per trasportare degli alberelli da piantare in più località italiane in ricordo delle vittime del crollo del Ponte Morandi. Come dono e insieme simbolo del terribile dramma patito dalle famiglie di chi, quel giorno di vigilia di Ferragosto, stava transitando lungo l’autostrada A10 sul viadotto ed ha trovato una tragica morte, causata dall’incuria umana.
Vincenzo, siciliano con origini nella provincia di Agrigento, viveva nella città berica da circa 30 anni con la sua famiglia. Mentre in tanti in quei giorni trascorrevano le vacanze estive, lui era come d’abitudine al lavoro in strada: di professione autotrasportatore, quella tarda mattinata era diretto verso Livorno da Cuneo con un carico di bevande da consegnare, prima di far rientro a casa. Non tornò mai, venendo travolto dal crollo: fu uno dei primo morti accertati in seguito all’immane tragedia. Aveva 58 anni, amava la musica e suonava in una banda concertistica di Caldiero, nel Veronese.
A consegnare stamattina la piccola carriola costruita in legno alla figlia Laura è stata una delegazione dell’associazione culturale “Noi per Voi – Masone Genova”, nella cornice messa a disposizione dal Comune di Vicenza, a Palazzo Trissino. Presente nel corso della breve cerimonia il consigliere Roberto Cattaneo che nel fine settimana ha rappresentato l’amministrazione comunale alla toccante manifestazione durante la quale i bambini hanno trasportato su 43 piccole carriole gli abeti che nei prossimi mesi saranno piantati in tutte le città di provenienza delle vittime.
La prima città prescelta per accogliere i piccoli abeti è proprio Vicenza, dove i 43 esemplari saranno messi a dimora al Parco della Pace per fare memoria di quel dramma causato dall’incuria dell’uomo e, insieme, come omaggio non solo al compianto Vincenzo Licata ma dedicato a tutti coloro che ne hanno condiviso il tragico destino. L’idea promossa nei mesi scorsi dall’associazione è di ripetere l’iniziativa di anno in anno, regalando in ogni occasione altrettante piante in ogni località di residenza delle vittime del disastro.
Nel corso dell’evento, è stata organizzata una marcia di 26 chilometri dalla cittadina di Masone a Genova San Giorgio, nel luogo esatto dove sorgeva il viadotto originario e ora svetta il nuovo ponte, come testimonianza concreta conclusa con la consegna delle carriole di legno e degli abeti.