Addio a Ivano Varo, protagonista della radiofonia e del volontariato vicentini

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E morto ieri mattina, 29 ottobre, Ivano Varo, protagonista della radiofonia vicentina e dell’associazionismo. Avrebbe compiuto 56 anni a dicembre. Era malato da circa tre anni e proprio la malattia lo aveva portato a cedere la guida di Radio Vicenza per curarsi. Lo scorso anno si era poi lanciato nella nuova esperienza di responsabile commerciale di Radio Veneto24, la webradio di La Piazza.

Di Radio Vicenza Varo era stato l’anima e il direttore generale per quasi una decina d’anni, provenendo da esperienze nel settore commerciale di altre emittenti come Radio Company e altre stazioni fm nazionali. “Ivano era un gentiluomo – ricorda lo speaker Ivano Visonà, che con lui ha lavorato a lungo a Radio Vicenza – e poneva una particolare attenzione agli aspetti etici del suo lavoro. Garbato e gentile, non era mai sopra le righe. Ed era un lavoratore indefesso”.

Varo è stato anche fra i fondatori dell’associazione Avmad, da sempre al fianco di chi sperimenta il decadimento cognitivo di un familiare. Una scelta maturata dopo aver vissuto in prima persona la malattia del padre. Generoso e impegnato, ne è stato presidente per 17 anni, fino all’aprile scorso, ponendo sempre al centro la dignità della persona malata e operando affinché ricevesse la giusta assistenza e le famiglie potessero contare su servizi di supporto. In associazione si occupava prevalentemente dei rapporti con le istituzioni, dello sviluppo di progetti con le stesse e della supervisione del corretto funzionamento dell’organizzazione.
Ha collaborato molto anche con Croce Verde Vicenza nell’ambito di una importante raccolta fondi finalizzata all’acquisto di un mezzo per trasporto disabili destinata alla Città di Amatrice in seguito al sisma che la colpì la notte del 24 agosto del 2016.

I ricordi

“Grande Ivano. Da oggi non sei più fra noi. Questo ci fa male – ha scritto ieri sera il presidente Massimo Orso sulla pagina Facebook dell’associazione Avmad – provocando dolore e allo stesso tempo rabbia. Le domande fioccano: perché? Perché così in fretta? Perché tu? Perché in un modo così devastante? Quello che ti è successo demolisce ogni convinzione dei sostenitori del Karma. Ma come? Una vita per i più fragili, solidarietà, gentilezza, positività, tutte qualità che ti appartengono e va a finire così? Se volevi scuotere gli animi ci sei riuscito! Ci manca già il tuo sorriso, l’essere possibilista sempre e comunque, il trovarti in svariati posti nella stessa giornata, il risolutore dei problemi, la calma in persona, la voce della radio, il Presidente, l’amico il fratello. Ci manchi!”.

“Solo qualche settimana fa – prosegue il post – ti scusavi per non essere abbastanza presente, per non poter continuare ad accompagnarmi nel complicato ruolo che mi hai consegnato, sempre a minimizzare il tuo dolore, rimanendo concentrato sul bene comune. Crediamo nella scienza, nella medicina ma poi la realtà ci porta via senza un perché e allora ci rimane il pensiero, l’essenza che ci serve per andare avanti, per proseguire il tuo impegno in Avmad, la ‘famiglia delle famiglie’. Siamo tutti piccoli e fragili e solo gli ideali ci salvano dal nulla anche in barba al Karma. Onorato di essere fra quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarti e conoscerti. Grazie Ivano perché alle domande iniziali non so ancora dare una risposta precisa ma un modello di vita ispiratore ce l’ho! Un abbraccio”.

“Ivano – commenta l’amico Guido Zovico – è stato tante cose, tante esperienze e tanta umanità. Avmad è una delle esperienze che rispecchiano il suo agire sociale nelle fragilità. Un’Umanità presente anche dentro il suo lavoro nella comunicazione radiofonica, che si fondeva con ciò che accadeva nel territorio e con chi lo abitava. Il suo riferimento era sempre la persona prima che le organizzazioni. Per tanti anni l’ho trovato sinceramente disponibile a “esserci” nei progetti, al di là dei ritorni e dei riscontri attesi o auspicati. In tanti gli siamo grati per la sua generosità che ci mancherà”.

Ivano Varo lascia la moglie Nadia e i figli Manuel ed Elisa, i fratelli Roberta e Loris. Il funerale si terrà nella chiesa parrocchiale di Santa Bertilla a Vicenza sabato 2 novembre alle ore 10,45.