Vigili urbani aggrediti, il sindacato protesta: “Sindaco bla bla bla, agenti a mani nude”
Il “quadrilatero” di Vicenza non smette di “offrire” spunti da fatti di cronaca, non certo per la gioia dei lettori e meno ancora dei cittadini residenti. Ma a patire gli effetti dell’ultimo – in ordine di tempo – episodio di delinquenza e violenza sono due agenti di polizia locale in forza al comando che dipende dal Comune della città berica, malmenati e finiti in pronto soccorso nel tardo pomeriggio di ieri dopo un faccia a faccia con due balordi.
Scatenando le ire dei sindacati di categoria, che puntano decisi il dito contro il sindaco e l’amministrazione. Scenario del faccia a faccia, giovedì scorso intorno alle 17.30, la strada che coincide con via Firenze, a due passi dal punto vendita supermercato Famila e dal palazzo sulla cui facciata si ammira il murale dedicato a Paolo Rossi.
Una coppia di agenti del nucleo operativo era impegnata nei controlli ordinari dell’area del quadrilatero, con supporto di una pattuglia antidegrado, entrambe dipendenti dal comando cittadino. La presenza fissa della polizia locale si rende necessaria in questa zona al fine di contrastare lo spaccio di stupefacenti all’aria aperta. Alla richiesta di presentare i documenti di riconoscimenti un giovane di origini africane avrebbe opposto resistenza, reagendo con violenza alla richiesta, trovando aiuto in un secondo soggetto.
Ne è nata una colluttazione, conclusa con l’arresto e la denuncia dei due stranieri, mentre per i due agenti feriti – in maniera non grave viene specificato – sono dovuti ricorrere alle cure del San Bortolo in autonomia prima di far rientro nelle loro case, con diverse prognosi di qualche giorno di riposo consigliato. “Il sindaco la smetta con la politica dei bla bla bla – tuona Maria Rosa Turetta dei sindacati Cub – e metta in sicurezza il lavoro degli agenti sul territorio”. Una recrudescenza di episodi analoghi che mettono a serio rischio l’incolumità degli operatori di pubblica sicurezza, a loro volta deficitari in materia di sicurezza personale secondo la sigla sindacale.
“A Vicenza siamo molto arretrati – continua la delegata provinciale – se si pensa che solo dopo le nostre proteste davanti al Prefetto dell’autunno scorso sono stati forniti giubbotti antiproiettile personali a ciascun agente. Dobbiamo denunciare che alla recrudescenza delle aggressioni ai danni dei lavoratori, il comando risponde con politiche repressive deferendo alla commissione disciplinare proprio quei lavoratori che tutti i giorni sono su strada ad affrontare a mani nude una situazione che oramai è fuori controllo”.