Al San Gaetano un nuovo progetto per l’inserimento lavorativo dei giovani in difficoltà
La situazione di emergenza in corso rappresenta un ulteriore ostacolo per quei ragazzi che vivono con disabilità o svantaggio sociale. Al termine del percorso triennale di studi infatti, all’età di 17 anni rischiano di dover passare molto tempo in casa. Fino alla maggiore età non possono essere presi in carico dai servizi che solitamente si occupano del loro inserimento lavorativo e per questo motivo la Scuola di Formazione Professionale San Gaetano di Vicenza ha dato il via ad un nuovo progetto.
L’iniziativa si chiama “Provare per crescere: laboratorio di cucina e sala bar” un vero e proprio percorso che fa da spartiacque tra scuola e lavoro e prevede l’inclusione sociale e professionale che mira proprio a colmare un anno di vuoto, trasformandolo in tempo prezioso per approfondire la formazione pratica svolta a scuola e per lavorare ulteriormente sulle autonomie, l’affrancamento e la socialità dei ragazzi.
Il tracciato prevede l’insegnamento tecnico-pratico delle attività basilari spalmato in 180 ore svolte principalmente in laboratorio di pasticceria, gelateria, panificazione e bar, a cui far seguire un tirocinio in azienda o in ambiente protetto della durata di circa 2-3 mesi, in corso di progettazione in collaborazione con il SIL dell’AULSS 8 Berica.
Un solido ponte tra la formazione ed il mondo del lavoro, per far sì che ciascuno possa trovare il suo posto nella società e nel tessuto economico, nonostante il fardello delle difficoltà personali che porta con sé.
Il tutto grazie ad un finanziamento complessivo di 30 mila euro in due anni messo a disposizione dalla Camera di Commercio di Vicenza, tramite un’opposita convenzione con l’Istituto scolastico vicentino. L’iniziativa rientra infatti tra i progetti a sostegno dello sviluppo economico e sociale del territorio finanziati con l’incremento del 20% del diritto camerale annuale, nell’ambito delle nuove competenze in materia di “orientamento al lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti” previste dalla riforma delle Camere di Commercio attuata con il Decreto Legislativo 219 del 2016.
“Abbiamo identificato questa problematica da tempo – afferma Roberta Peloso, direttrice della scuola – e ci siamo interrogati molto sulle risposte che avremmo potuto offrire ai ragazzi e alle loro famiglie. Don Ottorino Zanon ha avviato l’Istituto San Gaetano mettendo al centro proprio le persone più fragili: dar vita a questo progetto è aggiungere un tassello importantissimo al mosaico immaginato dal nostro fondatore e trasformare in realtà un sogno che abbiamo a lungo coltivato.
Siamo convinti – prosegue la direttrice – che questa opportunità dia nuova luce a tutto il cammino che percorrono i nostri studenti e che infonda grande speranza ai loro genitori. Il percorso complessivo assume ora una sua forma propria e, pur lasciando il necessario tempo e spazio di crescita agli allievi, lascia intravvedere un orizzonte nitido e ben definito.”
“Il tempo è il migliore alleato per la crescita di ogni individuo, soprattutto se impiegato nel fare, sperimentare, mettersi alla prova in contesti adeguati allo sviluppo delle proprie potenzialità. Poter prolungare il periodo di formazione di un ragazzo con fragilità, dedicandolo esclusivamente ad attività laboratoriali, è una grande opportunità per tutti noi: giovani, formatori e aziende” afferma Francesca Musco, psicologa della scuola che segue in prima persona l’inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali.
Investire sulla disabilità significa prioritariamente rispondere ai bisogni di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti svantaggiati ma, allo stesso tempo, sostenere le aziende che cercano personale appartenente alle categorie protette. L’adempimento ad un obbligo – prima morale che legislativo – si scontra purtroppo con la difficoltà di trovare persone formate, sia dal punto di vista professionale che relazionale, che possano essere accolte e valorizzate dalle imprese come effettive risorse.
Il progetto si rivolge non soltanto agli studenti che hanno frequentato il San Gaetano, ma è aperto a tutti i potenziali interessati che risiedono nell’AULSS 8 Berica.
“Per quest’anno ci siamo concentrati sul settore alberghiero – conclude la dirigente del San Gaetano – ma abbiamo ferma intenzione di estendere l’opportunità anche agli studenti con disabilità e difficoltà interessati al settore meccanico. Stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo già nel 2022.”
Per la Camera di Commercio di Vicenza questa nuova iniziativa si aggiunge ad altre già sostenute nel territorio per favorire l’orientamento scolastico e rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo del lavoro, con una particolare attenzione anche per le categorie socialmente svantaggiate.
Il progetto è supportato anche da un contributo di Confindustria Vicenza e Confartigianato Vicenza.