Al via il “fidanzamento” fra Ava e Soraris: obiettivo una nuova società a gennaio 2025
Dopo tante indiscrezioni, è ufficiale il “fidanzamento” fra Alto Vicentino Ambiente e Soraris: le due società pubbliche che si occupano del sistema dei rifiuti iniziano ora un percorso di aggregazione che dovrebbe portare alla loro fusione a gennaio 2025. In mezzo, ci sono le elezioni comunali dell’anno prossimo: uno snodo importante, dato che il “matrimonio” dovrà essere approvato da ogni consiglio comunale degli enti soci.
D’altronde, è stato ribadito ieri nel corso della conferenza stampa, la provincia di Vicenza è fanalino di cosa nei processi di aggregazione nel campo dei rifiuti, dato che in Emilia Romagna si è partiti oltre vent’anni fa e anche in Veneto tutti sono più avanti della provincia di Vicenza, dove sono attive sei società: Ava, Soraris, Etra, Aim Valore Ambiente, Utilia e Agno Chiampo Ambiente: una frammentazione che rende il sistema poco efficace e “scalabile” da grossi gruppi di altre regioni, come già peraltro avvenuto per Etra.
L’accordo fra Ava e Soraris è stato ufficializzato ieri nella sede della Provincia alla presenza del presidente dell’Amministrazione Provinciale Andrea Nardin, dei due presidenti delle società, Giovanni Cattelan per Alto Vicentino Ambiente e Samuele Zanardello per Soraris, il presidente del Consiglio di Bacino per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Francesco Enrico Gonzo, i sindaci dei Comuni di Schio Valter Orsi, Thiene Giampi Michelusi e Torri di Quartesolo Diego Marchioro.
Alto Vicentino Ambiente è un’azienda di raccolta, differenziazione, recupero e termovalorizzazione dei rifiuti con sede a Schio e serve 31 comuni dell’Alto Vicentino; Soraris è azienda di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti con sede a Sandrigo e serve 18 comuni della provincia di Vicenza.
Le assemblee dei soci e i consigli di amministrazione dei due gestori di rifiuti hanno posto le basi per avviare il processo partendo da due punti cardine: codecisione ed equità. Per questo inizia ora quello che in gergosi definisce ‘due diligence’, ossia l’analisi dei numeri e delle informazioni delle due società in vista della fusione.
Il punto principale del percorso condiviso prevede di attribuire ai soci di Ava e Soraris un potere di codecisione su alcune materie specifiche, in particolare sul modello di raccolta per Soraris e sugli investimenti sul termovalorizzatore per Ava: su questi temi, insomma, dovrà deliberare a maggioranza sia l’assemblea della futura società nata dalla fusione, sia la maggioranza dei soci delle due società originarie.
Il secondo punto cardine dell’intesa prevede una rappresentanza legata più al numero di abitanti che alle quote societarie, per confermare la vocazione in house e di servizio al cittadino, oltre che di partecipazione pubblica, del nuovo soggetto.
Le tappe
Con queste garanzie, si è concordato di definire il rapporto di concambio sulla base del mero rapporto fra i valori delle società. Il percorso prevede la realizzazione delle due diligence delle società e la redazione di un progetto di fattibilità per la fusione da sottoporre ai Consigli comunali dei Comuni soci di Ava e Soraris nella primavera del 2024.
Nella tarda primavera ci saranno anche le elezioni amministrative che vedranno rinnovare sindaci e consigli comunali in buona parte del territorio coinvolto (a partire proprio da Schio e Torri di Quartesolo). Le tappe sono quindi serrate, con l’obiettivo di avviare la nuova società, dopo l’ok dei Comuni soci, a gennaio 2025. Un percorso non semplice, che potrebbe dover fare i conti con umori politici ed elettorali più che con il buon senso di ciò che serve al territorio. Per questo Giovanni Cattelan, presidente Ava, ha esordito dicendo che “i processi di aggregazione hanno una chance solo se non sono calati dall’alto e sono invece frutto di un percorso condiviso”.
La scelta di unire le forze rientra nel più ampio obiettivo di arrivare ad un gestore unico dei rifiuti urbani per l’intero territorio vicentino, contemperando la necessità di garantire un servizio di qualità con l’esigenza di una tariffa equa a carico di tutti i cittadini.
Obiettivo già previsto e annunciato nel 2019, quando è nato il Consiglio di Bacino: voluto dalla Regione e promosso dalla Provincia, esso riunisce 90 Comuni e 680 mila abitanti e ha come scopo proprio la gestione associata delle funzioni di organizzazione del servizio rifiuti urbani, quindi programmazione, organizzazione e controllo dei servizi di raccolta, trasporto, avvio a smaltimento e recupero dei rifiuti urbani.
Proseguendo su questa strada e in virtù della volontà del legislatore di portare la gestione integrata dei rifiuti sotto l’ombrello dell’autorità nazionale Arera, cresce la necessità di ridurre gli attuali enti attivi in provincia di Vicenza nel Consiglio di Bacino per ricondurre la gestione ad un numero sempre minore di organismi sovracomunali.
“La Provincia di Vicenza- spiega il presidente Andrea Nardin – ha fatto da facilitatore alla nascita del Consiglio di Bacino mettendo a disposizione risorse umane e strumentali, oltre alla sede ospitata a palazzo Nievo. Oggi tiene a battesimo questo importante accordo tra Ava e Soraris, che è un passo significativo nel percorso verso il gestore unico. Un obiettivo ambizioso ma necessario, per garantire standard di qualità e prezzi equi all’intero territorio provinciale, e creando le condizioni per investimenti e processi di innovazione per un servizio di gestione dei rifiuti sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.
Che la futura fusione sia fra realtà virtuose, lo spiega ancora Giovanni Cattelan: “Con questa aggregazione facciamo un passo in avanti verso una maggiore omogeneità di servizi e tariffe: siamo due società con i più bassi costi di gestione in Veneto e la direzione in cui ci muoviamo è proprio per poter continuare a garantire questi standard”.
Per Samuele Zanardello, presidente di Soraris, “l’unione, che è guidata da questi obiettivi condivisi, gioverà in primis ai cittadini ma non solo: dimostrerà la volontà di fare squadra per il bene comune, l’ambiente. La visione d’insieme che ne deriva coinvolgerà non solo la raccolta dei rifiuti ma anche la loro lavorazione e il loro smaltimento”.