Alex Zanardi al S. Bortolo per la riabilitazione cognitiva. Il figlio: “è cosciente e migliora”
La famiglia di Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1 e pluricampione paralimpico italiano ma soprattutto esempio di tenacia e forza di volontà universalmente riconosciuto, ieri ha rotto il silenzio. O meglio il riserbo mantenuto sulle condizioni di salute del 54enne bolognese a quasi un anno ormai dal terribile schianto contro un camion in Toscana. Si scopre così che da una ventina di giorni Zanardi sta seguendo un percorso di riabilitazione neurologica proprio a Vicenza, all‘ospedale San Bortolo, centro di riferimento per il recupero dei pazienti colpiti da danni cerebrali.
La conferma nelle parole del figlio 23enne, Niccolò Zanardi, praticamente sempre al suo capezzale insieme alla madre Daniela. A tenere la mano al campione che per la seconda volta ha visto la vita rimanere appesa a un flebile filo, dopo l’incidente automobilistico in pista durante una gara in Germania del 2001 – che gli costò l’amputazione di entrambi gli arti inferiori – e quello in strada di fine primavera scorsa conducendo la sua una hand-bike, finita contro un camion.
Zanardi senior si trova ricoverato nella sezione dedicata ai pazienti cerebrolesi del polo medico del capoluogo berico, seguito da una delle èquipe del reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione-Unità Spinale. Di lui si occupa con il suo staff il primario dott. Giannettore Bertagnoni, da 10 anni alla guida di un reparto d’eccellenza che accoglie malati da tutta Italia, da tre settimane, rispettando il “voto del silenzio” come richiesto dalla famiglia. Dopo il ricovero d’urgenza a Siena, caratterizzato da oltre un mese di coma farmacologico, il percorso di recupero è passato per un centro specializzato di Lecco e poi per il San Raffaele di Milano, prima di raggiungere il Veneto dove ha riacquistato lo stato di coscienza.
Riservatezza e stretto controllo precauzionale viste le condizioni che permangono gravi dell’atleta sono garantite, dopo il trasferimento dall’ospedale di Padova per seguire un programma terapeutiche che proseguirà per lungo tempo. Con accesso consentito solo al personale medico e agli stretti familiari. I quali hanno comunicato di volta in volta i progressi sensibili ottenuti dopo una serie di interventi delicati – di neurochirurgia – seguiti a quelli d’urgenza all’indomani dello schianto del 19 giugno 2020, durante una corsa dedicata alla solidarietà a cui il cuore genuino di Alex rispondeva sempre presente.
“Papà è cosciente già da un po’ di tempo, ormai da alcuni mesi – ha dichiarato Niccolò ieri ai microfoni di Mediaset, rompendo il silenzio che perdurava da fine 2020 -. Piano piano le sue condizioni stanno migliorando. Sono piccoli passi. Ma sappiamo che è un percorso lungo, ci vorrà molto tempo”. Ora più che mai, anche Vicenza e i suoi cittadini gli sono vicini e tifano per lui.