Incidente mortale alla Tecnomat, direttore indagato per omicidio colposo. Decisa l’autopsia
L’aggiornamento seguente alla tragica morte di Giuseppe Tagliapietra, magazziniere di 29 anni di Altavilla Vicentina, padre di una bimba, consiste nell’ufficializzazione dell’ordine di effettuare un esame autoptico sulla salma del giovane vicentino – sarà effettuata domani – e nell’iscrizione al registro indagati del titolare e datore di lavoro dell’azienda teatro del tragico evento.
Si tratta del punto vendita all’ingrosso di arredi per l’edilizia Tecnomat, nelle cui pertinenze esterne di magazzino, prima delle 12 di sabato scorso, si è consumano l’incidente mortale sul luogo di lavoro con vittima il dipendente, convivente nella cittadina con la fidanzata e la figlia.
La famiglia si è affidata a Studio3A-Valore Spa, società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, per ottenere tutti i chiarimenti dovuti e individuare le eventuali lacune in ordine alla sicurezza che potrebbero aver contribuito a causare la caduta del carico di finestre da un bancale, il cui peso ha schiacciato irrimediabilmente la figura del 29enne, morto poi per le lesioni interne indotte dopo una disperata corsa verso l’ospedale San Bortolo di Vicenza.
L’unico indagato risulta ad oggi V.P., di 39 anni, domiciliato a Rozzano in provincia di Milano. Si tratterebbe dunque del datore di lavoro, oltre che riferimento in materia di sicurezza e salute in azienda, come atto dovuto. Titolare del fascicolo è il sostituto procuratore Cristina Carunchio, che ha affidato al medico legale dott. Dario Raniero l’autopsia, alla presenza di consulenti di parte. Un tassello ritenuto necessario, quello degli accertamenti post-mortem, per ricostruire la successione degli eventi e determinare con esattezza la causa di morte di Giuseppe Tagliapietra.
Sindacati in protesta e lutto per la comunità di Altavilla dopo la morte di un magazziniere
Al termine della procedura programmata per il primo pomeriggio di domani al San Bortolo di Vicenza, la Procura berica potrà quindi concedere la salma ai familiari della vittima con il previsto nulla osta, in vista della cerimonia di commiato e della sepoltura. Da più parti, già all’indomani del dramma nel giorno dedicato proprio domenica scorsa alle vittime sul posto di lavoro, i sindacati di varie sigle hanno fatto sentire le voci di protesta dei lavoratori e annunciato iniziative a supporto dei cari dello sfortunato papà 29enne vicentino, che lascia nel lutto anche la madre vedova, ricordato da colleghi e amici.
Intanto, una nota alla stampa dell’azienda viene pubblicamente rivolta ai cari del giovane padre di Altavilla, garantendo la massima collaborazione in questa delicata fase iniziale di inchiesta. “Nel rinnovare la vicinanza alla famiglia per il grande dolore che sta vivendo, Tecnomat ribadisce la sua completa disponibilità a collaborare fattivamente con le autorità competenti in merito all’indagine in corso”.