Multa per una “lucciola” a servizio dei clienti. Era senza mascherina di protezione
In tema di prostituzione sulle strade quando di parla di “protezioni”, in tempi di epidemie ed emergenze sanitarie il riferimento va fatto (anche) alle mascherine da indossare sul volto. Motivo per cui nella notte tra venerdì e sabato sera a Tavernelle, località a ridosso del capoluogo berico che fa parte del comune di Altavilla, una giovane “lucciola” di appena 20 anni è stata sanzionata da una pattuglia di carabinieri della locale stazione dell’Arma.
Stavolta non per l’esercizio abusivo dell’attività di meretricio, ma per violazione delle norme anti contagio. Si tratta di una ragazza di origini rumene, di 20 anni di età, domiciliata a Sovizzo, secondo la nota alla stampa diffusa dal comando provinciale. L’episodio risale alla tarda serata di venerdì 8 maggio, reso noto solo stamattina.
Ad attirare l’attenzione dei militari non è stata di sicuro la presunta avvenenza della “passeggiatrice” che si trovava sul ciglio della strada regionale 11, in un tratto di strada noto dell’hinterland di Vicenza dove con il calare dell’oscurità si esercita la prostituzione. Attività fatalmente ripresa nei giorni scorsi, a torto, con l’attenuarsi del lockdown e con i clienti affezionati a ripresentarsi in strada in cerca di prestazioni sessuali a pagamento. Piuttosto, i carabinieri si erano accorti dell’assenza di una mascherina di protezione sul volto, dispositivo obbligatorio di cui dotarsi negli spazi esterni e quindi pubblici.
Una volta avvicinata, la giovanissima donna si è detta sorpresa dell’ammonimento da parte delle forze dell’ordine impegnate nel controllo notturno, credendo a suo dire di poter lecitamente – è un paradosso – esercitare la professione con la “fase 2″, come in passato. Del tutto incurante, quindi, dei pericoli connessi alla trasmissione del virus Covid-19.
Giustificazioni che non le sono valse nulla per evitare la multa – che ammonta da 300 a 4 mila euro – prevista per i trasgressori delle norme di contenimento dell”epidemia, oltre che per trovarsi al di fuori del proprio comune di residenza senza giustificato motivo. Rimane da capire se la 20enne balcanica continuerà nell’attività, ora ogni presunto “dubbio” le è stato fugato dai carabinieri.