Ancora aggressioni in carcere, polizia penitenziaria presa di mira: 10 aggressioni nel 2024
A seguito del perdurare delle situazioni di tensioni e di episodi di cronaca che si riferiscono ad aggressione da parte di detenuti violenti nei confronti degli agenti sorveglianti, tutte le sigle sindacali che riuniscono la polizia penitenziaria annunciano lo stato d’agitazione per la casa circondariale Del Papa, conosciuta anche come carcere di San Pio X, a Vicenza. L’ultima solo ieri. Un giovane che già aveva dato in escandescenza nel passato recente, ha provocato danni alle suppellettili per poi usare violenza su due agenti, finiti in ospedale con 20 e 4 giorni di prognosi dopo le cure ospedaliere.
Non passa settimana, dall’inizio del 2024 ma in realtà anche nei mesi autunnali dell’anno precedente, in cui non sorgano dei problemi relativi alla gestione di “ospiti” delle celle della struttura di pena berica. Intemperanze di diversa natura ed entità fino a vere e proprie aggressioni, con gli operatori oggetto di atti di violenza e minacce, in più occasioni costretti a ricorrere a cure di pronto soccorso. Ben 10 quelle accertate definibili come “gravi”, vale a dire con personale interno costretto a recarsi al San Bortolo per poi assentarsi per brevi o lunghi periodo in base alle prognosi di guarigione.
“I poliziotti penitenziari in servizio presso la Casa Circondariale di Vicenza – si legge nel comunicato congiunto diffusi dalle varie sigle sindacali – sono giornalmente oggetto di azioni illecite da parte della popolazione detenuta, aggressioni, lancio di oggetti, sputi, offese, minacce e umiliazioni creando una situazione che mina l’incolumità fisica e mentale degli associati. I livelli di stress lavorativo a cui è sottoposto il personale di questo istituto hanno raggiunto livelli altissimi”.
Si parla nel testo di “estenuanti condizioni lavorative” e la necessità di rivedere l’attuazione delle norme sui cosiddetti “trasferimenti dei soggetti violenti” da parte dell’Ufficio Detenuti del Provveditorato di Padova. Più in dettaglio, “continuano ad arrivare detenuti trasferiti da altre strutture ma coloro che mostrano violenza a Vicenza e che mettono in atto azioni di aggressione al personale vi permangono continuando a generare eventi critici di elevato pericolo con cadenza pressoché quotidiana”. Il timore dei rappresentanti dei vari sindacati firmatari del comunicato è che “accada qualcosa di irreparabile”.
“Qualora non ci saranno interventi significativi le sigle firmatarie annunciano di mettere in atto altre forma di proteste pacifiche“, si annunciava nei giorni scorsi ma oggi, dopo l’aggravarsi ulteriore della situazione di tensione e l’ulteriore riduzione di organico a disposizione dopo l’evento critico di ieri, “ai vertici dell’amministrazione chiediamo la sospensione di assegnazione di nuovi detenuti per assenza camere rese inagibili in attesa di ripristino delle stesse e si chiede l’allontanamento immediato di chi si è reso responsabile dei fatti avvenuti”. Il sovraffollamento delle carceri e l’organico effettivo a disposizione della struttura penitenziaria berica gli altri punti chiavi della protesta.