Ancora senza identità il corpo trovato ieri nel torrente Dioma, a Ponte Alto
A distanza di 24 ore dal macabro ritrovamento di un cadavere riverso nell’acqua a Ponte Alto non ha ancora un’identità certa il corpo senza vita di un uomo, raccolto dall’argine del torrente Dioma. La notizia ufficiosa che si trattasse di un senzatetto di origine rumena, un 37enne che trovava ripari di fortuna della zona, non è stata confermata e quindi le indagini proseguono a tutto campo da parte dei carabinieri provinciali.
La persona in oggetto con ogni probabilità era morta già da giorni, forse per annegamento. A suggerirlo è quantomeno lo scenario in cui il morto, di età apparente tra i 35 e 45 anni, è stato rinvenuto, con il dorso a pelo d’acqua e uno zaino sulle spalle del corpo ad affiorare che ha attirato la curiosità di una squadra di operai della rete idrica al lavoro poco lontano. Non è stato, quindi, un passante a dare l’allarme, la “voce” della prima ora. Solo una volta avvicinatosi, il tecnico di manutenzione si è reso conto di trovarsi di fronte a un cadavere.
Impossibile determinare a stretto giro se la causa di morte dello sconosciuto possa essere collegata a un fattore accidentale – ad esempio una caduta da una sponda del Dioma o un malore mentre si trovava nei paraggi – oppure a un atto di violenza, ipotesi questa al momento in subordine ma che rimane sicuramente da approfondire in base agli esiti degli accertamenti medici. Sembra da escludere in partenza, invece, la possibilità del gesto estremo, visto il livello basso d’acqua nel canale in questo periodo di assenza di piogge.
Sul posto, giusto sotto il cavalcavia di Ponte Alto in via degli Scaligeri, era giunto il pm Luigi Salvadori, dalla Procura di Vicenza, prima di autorizzare la rimozione della salma avvenuta a distanza di alcune ore. Dagli uffici del palazzo di giustizia berico non filtra per ora alcuna comunicazione al riguardo. Le certezze risiedono solo nel ritrovamento di un soggetto senza vita, di sesso maschile e intorno alle 9.30 di martedì. Nello zaino del malcapitato uomo deceduto in circostanze avvolte nel mistero sarebbero stati rinvenuti alcuni effetti personali che potrebbero almeno agevolare le operazioni di riconoscimento, al pari di un documento emesso da autorità della Romania – a darne menzione è il Giornale di Vicenza -, che in un primo momento hanno indirizzato le indagini verso il 37enne sopra citato, un senza dimora visto nei paraggi nei giorni precedenti.
La mancata conferma ufficiale da parte della Procura, però, lascia intendere che si nutra ancora qualche dubbio da chiarire senza esitazioni, prima di informare la stampa sui risvolti (certi) delle indagini in corso e chiudere il caso