Lago di Fimon: cadavere sulla riva. E’ di un padovano, collaboratore dei frati del Santo
Le indagini sul cadavere ritrovato stamattina, su una riva del lago di Fimon, hanno portato a svelare l’identità dell’uomo. Si tratterebbe di Lorenzo Casonato, di 54 anni, padovano, di professione centralinista presso la Basilica del Santo in centro città. Le indagini sono tutt’ora in corso da parte dei carabinieri di Vicenza intervenuti sul luogo del ritrovamento stamattina all’alba, poco lontano dal chiosco presente sulla sponda e affollato nel periodo estivo, nel comune di Arcugnano.
Non si esclude al momento nessuna pista, anche se la presenza di bottiglie di alcolici e confezioni di farmaci antidepressivi – indiscrezioni apparse sulla stampa locale da confermare da parte degli inquirenti – potrebbero far presagire ad malore in seguito all’ingerimento di un possibile mix letale o ad un gesto estremo. Il corpo senza vita era parzialmente immerso nell’acqua. Da non scartare comunque le ipotesi di un drammatico incidente fortuito (una caduta accidentale) nè la presenza di altri individui sul luogo della morte del padovano. L’uomo viveva con l’anziana madre. Sembra che proprio i frati del convento della basilica patavina abbiano confermato l’identità del compianto collaboratore, rinchiudendosi poi in preghiera.
ORE 9 – Il cadavere di un uomo è stato trovato stamattina al lago di Fimon, nel comune di Arcugnano. La scoperta è stata fatta da alcuni passanti, che hanno avvertito i carabinieri, all’alba. Incerte al momento le cause della morte. Si tratterebbe di una persona fra i 50 e i 60 anni, ma l’identità non è ancora certa.
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