Un secondo “angelo bianco” al Lago di Fimon. Il manichino è per metà immerso in acqua
Un secondo manichino bianco è apparso da l’altro ieri nell’area intorno al Lago di Fimon, stavolta nel territorio di Arcugnano poco lontano da Vicenza. Anzi, per la precisione, proprio all’interno del bacino, affiorando in parte dall’acqua e riportando sula schiena il testo di una canzone di Morgan. Il primo, circa un mese fa, era stato installato (sempre da ignoti) su una croce di metallo, in posizione da seduto.
Più di qualcuno lo aveva ribattezzato “angelo bianco” dei Colli Berici, nonostante l’assenza di ali o di altri riferimenti. Va da sé che se la prima “apparizione” aveva attirato da quelle parti decine di visitatori, l’accoppiata di sagome utilizzate di norma come modelli per vestiti in vetrina potrà suscitare ancora più curiosità. Di certo, nessuno da quelle parti, istituzioni comprese, considera dei “rifiuti” o dei “fastidi” le misteriose sagome a sembianze umane apposte in maniera studiata e artistica, più o meno suggestive ed evocative a seconda dei punti di vista. Opere che per ora non hanno autore.
Dal video realizzato dal videomaker CharliePix – al link si può trovare anche il filmato che ritrae il primo dei due “angeli”, ancorato dai volontari della Protezione Civile per resistere al vento – si può notare nei dettagli la scritta che si può leggere dalla schiena, realizzata con un pennarello indelebile nero che presumibilmente dalla notte tra sabato e domenica sta resistendo all’acqua e al gelo di stagione. Più di qualcuno ha spergiurato che fino al giorno prima in quella zona non ci fosse nulla.
La strofa recita così: “svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose e dalle posizioni”, riprendendo la canzone intitolata “Altrove” del musicista italiano, il quale sarà probabilmente incuriosito dalla citazione almeno quanto cittadini del posto e qualche curioso di passaggio. E intanto c’è già chi scommette sul terzo manichino, dopo l’angelo sospeso e l’angelo immerso quale sarà la prossima performance?