Attacco terroristico alla caserma Del Din. Ma è solo un’esercitazione
Immagini agghiaccianti. Realistiche ma, fortunatamente, non reali, che ricostruiscono uno scenario post attacco terroristico. Strage “simulata” quella in corso di svolgimento questa mattina presso la caserma militare “Del Din” di Vicenza: si tratta dell’annuale esercitazione di coordinamento alle emergenze di protezione civile e antiterrorismo “Lion Response 2018″. A imbastire il tutto il comando U.S. Army Garrison Italy di stanza nel capoluogo berico e il corrispondente avamposto italiano dell’installazione americana.
Uomini sanguinanti a terra da soccorrere, cadaveri (finti) sull’asfalto, due autobomba di cui una in procinto di esplodere all’ingresso dello stabilimento militare e l’altra da disinnescare attraverso l’intervento degli specialisti, gli artificieri dei Carabinieri. Immagini raccapriccianti, ricostruite ad arte sulla base, purtroppo, di quanto accaduto altrove stavolta per davvero. Lo scenario prevede che l’attacco venga portato a termine in concomitanza con operazioni di dispiegamento della 173ma Brigata di fanteria aviotrasportata con il supporto del personale militare italiano assegnato alla Setaf, la forza tattica dell’esercito a stelle e strisce dispiegata in Europa.
Lo scopo della maxi esercitazione, che impiega militari statunitensi e italiani, artificieri, carabinieri Setaf, polizia locale di Vicenza, opertaori del Suem e del nucleo intervento speciale del 118, è verificare le capacità di intervento e coordinamento tra personale militare italiano, membri del comando Usag Italy, organi istituzionali, agenzie/forze di sicurezza e di soccorso del territorio. Al fine di implementare ulteriormente l’interoperabilità tra i vari enti e il comando, con il coinvolgimento delle agenzie statunitensi addette alla sicurezza e alle emergenze per le installazioni Usa Setaf di Vicenza.
A fare gli “onori di casa” nello spazio della caserma riservato all’esercitazione il comandante della Guarnigione US Army Italy, Col. Erik M. Berdy, e il comandante italiano
dell’installazione, Col. Umberto D’Andria, a disposizione dei giornalisti.