“Buttafuori” e ballerine in nero al night club: scattano sanzioni per oltre 12 mila euro

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Notti di festa e divertimento ma con il “nero” a fare da sfondo anche quando il tema di interesse e da toccare è quello dei contratti di lavoro. Svolgevano mansioni di addetto alla sicurezza interna e di ballerina i due collaboratori di una discoteca del capoluogo berico – il Plaza Club di via Divisione Folgore, zona incrocio dell’Albera – risultati in difetto dopo il controllo recente degli operatori della Guardia di Finanza provinciale.

In 2 dei complessivi 6 dipendenti del locale notturno vicentino, in base agli accertamenti dei finanzieri sono risultati assunti del tutto “in nero”. Un’intrattenitrice dell’Est Europa e una italiana, così come il “buttafuori”. Tutto ciò ha fatto scattare sì le multe ma in questi casi non delle denunce, trattandosi di irregolarità sul piano amministrativo. A collaborare con le Fiamme Gialle nel corso del sopralluogo sono gli ispettori del Nil di Vicenza.

A queste due figure, poi, se n’è aggiunta una terza, dopo ulteriori controlli approfonditi una volta acquisita la documentazione, riscontrando in aggiunta anche un’anomalia riguardo al mancato riscontro (mai comunicato alle autorità preposte) riguardo ad un infortunio sul posto di lavoro. Nel complesso, oltre alla proposta di sospensione della licenza, le sanzioni comminate al legale rappresentante dell’attività si aggirano sui 12 mila euro. Se si va più in dettaglio, 10.850 euro la “punizione amministrativa” per l’impiego dei lavoratori in nero e l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi, e a altri 1.290 euro per la denuncia mai presentata sul infortunio patito da un lavoratore dipendente. Una straniera Est Europa, una italiana, sui 40 anni.

Lo stabile di Vicenza che ospita il locale notturno visitato dalla GdF

Sempre nei giorni scorsi, un ulteriore blitz del personale del 117 del Gruppo di Vicenza ha permesso di sollevare la presenza di una lavoratrice irregolare dal punto di vista degli accordi di collaborazione in un centro estetico della città berica, gestito da una donna di nazionalità cinese. Se le altre tre colleghe del centro benessere sono risultate in regola sul profilo lavorativo, lo stesso non vale per la quarta donna, una connazionale. Per le norme attuali, infatti, si cade nelle sanzioni – in questo caso di 1.950 euro – quando la presenza di lavoratori senza contratto eccede il 10% del totale. Anche su questo fatto di cronaca, dal comando vicentino della Guardia di Finanza non filtrano indicazioni riguardo la denominazione dell’attività al pubblico.