Cadavere di un uomo trovato in bagno. Era lì da giorni, sequestrate siringhe ed eroina
Non dava notizie di sè ormai da parecchi giorni, dall’appartamento di Vicenza in cui viveva da poche settimane, di proprietà del Comune. Motivo per cui, ieri pomeriggio, vigili del fuoco e carabinieri hanno fatto “irruzione” nell’alloggio dopo non aver ricevuto risposta sull’uscio. Rendendosi subito conto, una volta all’interno, della disgrazia già avvenuta.
L’odore nauseabondo percepito da chi ha oltrepassato la soglia dello stabile di via Pajello preannunciava la presenza di un cadavere in avanzato stato di decomposizione, trovato all’interno del bagno, riverso a terra. Erano le 17.30 di lunedì.
Nella mano destra dell’uomo, un 62enne originario della provincia di Napoli ma da tempo residente in Veneto, i militari hanno rinvenuto una siringa, indizio inequivocabile che lega il decesso a problemi di tossicodipendenza. Nel corso del sopralluogo è saltata fuori anche dell’eroina, di cui la vittima faceva presumibilmente uso e che, da un primo esame dello scenario, le sarebbe costata la vita.
Secondo i carabinieri della sezione Radiomobile della città di Vicenza al momento si tende ad escludere responsabilità da parte di terze persone. Da valutare l’ipotesi di morte in conseguenza di altro reati, vale a dire lo spaccio di droga. L’alloggio era chiuso dall’interno, da qui la richiesta di intervento dei vigili del fuoco giunti in via Paiello – una laterale di via D’Avino a circa un chilometro dalla Questura – per ricavare una via d’ingresso nel locale del Comune, per poi ritrovare il 62enne campano già senza vita da 3/5 giorni, con il caldo opprimente di questi giorni ad accelerare il processo di decomposizione.
La causa probabile del decesso è stata attribuita ad overdose da sostanze stupefacenti, in attesa del pronunciamento del pm su eventuali approfondimenti. La salma, al termine degli accertamenti, è stata trasportata presso l’obitorio dell’ospedale civile di Vicenza.