Cadavere nel cantiere dell’area stazione dei treni: è di un 50enne. Probabile overdose


Si era isolato trovando rifugio nell’area di cantiere attigua alla stazione dei treni centrale di Vicenza, in uno spazio frequentato di rado dagli operatorie delle ferrovie. In questo luogo, sabato 8 marzo, è stato rinvenuto cadavere un uomo di circa 50 anni, la cui identificazione è avvenuta nei giorni successivi per poi far trapelare la notizia.
Si tratta di un vicentino, padre di due figli minori, probabile vittima di un’overdose fatale. Il corpo riverso a terra dell’uomo sarebbe stato notato da alcuni operai, tra i materiali lasciati all’esterno, nel piazzale transennato che dà su viale Milano. Immediata la chiamata al 118 e alla personale Polfer presente in stazione.
Per il cinquantenne, deceduto probabilmente da più giorni, non si è potuto fare altro che attendere l’arrivo di un medico per l‘esame necroscopico e il nulla osta per la rimozione della salma, poi giunto dalla vicina sede di giustizia, dalla Procura di Vicenza. Sono stati effettuati i rilievi sullo scenario del ritrovamento, e sarebbe emersa la presenza di siringhe a fianco del corpo esanime e con avviato il processo di decomposizione organica. L’identità della persona morta viene mantenuta sotto riservatezza.
La figura stesa a terra non era visibile dall’esterno dell’area di cantiere, in quanto si trovava nascosta tra blocchi di cemento depositati nelle vicinanze di un capannone. Una volta risaliti al nome della vittima della probabile intossicazione fatale da assunzione di droga, cittadino italiano con precedenti e quindi conosciuto dalle forze dell’ordine vicentine, si è proceduto a informare i parenti della sua morte in solitudine. Di lui, pare, nessuna aveva più notizie da tempo e il decesso risalirebbe ai primi giorni della settimana scorsa. Dall’esame sul posto si tende ad escludere il concorso di altri elementi o persone.