Cantiere Tav: esproprio anche per l’albergo cittadino. Il Comune cerca un nuovo immobile
È partito l’iter amministrativo per l’individuazione di un nuovo immobile da destinare al servizio di accoglienza effettuato dall’albergo cittadino di via Giordano a Vicenza.
“Come previsto dal progetto definitivo del passaggio in città della Tav – spiega l’assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto -, l’immobile di proprietà comunale situato in via Giordano e adibito ad albergo cittadino verrà demolito. Vista la necessità di lasciarlo libero entro dicembre 2024, dobbiamo individuare nel più breve tempo possibile una struttura alternativa, idonea ad ospitare almeno 70 persone, con spazi per l’accoglienza notturna e servizi”.
Per questo oggi la giunta ha dato quindi il via libera alla pubblicazione, nei prossimi giorni nel sito del Comune, di un avviso esplorativo. “Questa soluzione, proposta dal servizio Patrimonio in collaborazione con i Servizi sociali, – continua Tosetto – è stata definita una volta rilevato che il Comune non dispone di una struttura idonea sia per caratteristiche tecniche sia per capienza, così come di un’area che possa essere adeguata allo scopo. È stata scartata anche la possibilità di costruire ex novo una nuova struttura, considerati l’onerosità dell’intervento e l’incompatibilità con i tempi”.
L’accoglienza in via Giordano
L’immobile di via Giordano è adibito all’accoglienza notturna anche di persone non residenti a Vicenza e alla fornitura di servizi, come la mensa e le docce, garantiti non solo per l’emergenza freddo, ma da agosto 2023 in via definitiva per tutto l’anno. La struttura, da diversi anni adibita ad albergo cittadino, accoglie oggi una settantina di persone alle quali si aggiungono quelle ospitate nella tenda esterna con bagni chimici. Inizialmente utilizzato solo per le persone residenti in città, dopo la messa a disposizione della Diocesi di Vicenza del fabbricato di San Marco, dove hanno trovato spazio i cittadini con residenza privi di abitazioni, l’albergo di via Giordano accoglie oggi per l’asilo notturno anche le persone non residenti a Vicenza. Il servizio, affidato alla cooperativa sociale Cosmo, è in scadenza e a breve verrà pubblicata la nuova gara d’appalto.
L’avviso esplorativo
“Con la nuova struttura puntiamo anche ad allargare il servizio attuale, prevedendo la presenza di spazi da adibire a centro diurno da impiegare, ad esempio, per offrire nuove opportunità alle persone intercettate dai servizi sociali grazie al potenziamento delle unità di strada avviato a luglio”, specifica l’assessore presentando i requisiti che dovranno avere gli immobili proposti.
Nel dettaglio, dovranno disporre di spazi per l’accoglienza, per i servizi (come lavanderia, sala mensa, cucina, locali docce e bagni), per l’accoglienza notturna con camere capaci di contenere almeno 70 persone fino ad un massimo di 80, per il centro diurno, con almeno due stanze in grado di contenere una ventina di persone, uno spazio esterno con parcheggio per auto e biciclette e adeguato all’allestimento di un’eventuale struttura mobile. La nuova struttura dovrà inoltre avere una dimensione indicativa di 1.300 metri quadrati ed essere situata in una zona ben collegata e facilmente raggiungibile.
Tra i criteri che si utilizzeranno per l’acquisizione dell’immobile si terrà conto del contenimento dei costi totali, non solo dell’acquisto ma anche degli eventuali interventi di adeguamento e manutenzione, e dei tempi necessari per dare avvio all’attività.
Espropri di immobili comunali
“A fine settembre – ricostruisce l’assessore Tosetto – abbiamo ricevuto l’avviso dell’avvio delle procedure espropriative delle proprietà comunali, come previsto dal progetto definitivo del 2° lotto ‘Attraversamento di Vicenza’ approvato a luglio. Per quanto riguarda gli immobili comunali, si tratta di quattro edifici: il Bocciodromo, un appartamento di edilizia residenziale pubblica, la tettoia adibita a ricovero degli attrezzi nella sede della protezione civile di via Frescobaldi e l’immobile di via Giordano. Sul fronte degli indennizzi, è in corso la valutazione delle proposte mandate da Iricav 2. Per l’immobile di via Giordano la cifra, che dovrà tener conto anche della funzione pubblica della struttura, non è ancora definita”.