Capodanno senza “botti” in tutto il Comune. Firmata l’ordinanza (fino all’Epifania)
A “esplodere” è la polemica in città a Vicenza, almeno da parte degli affezionatissimi ai botti di Capodanno, che si vedranno anche qui – come del resto in altre cittadine e paesi della provincia – negata la possibilità di accendere le micce dei fuochi d’artificio rumorosi. A firmare l’ordinanza è il sindaco berico Giacomo Possamai, valida quindi per tutta l’area del Comune di Vicenza e non si tratta certo di una novità assoluta. Ma la notizia ha smosso gli animi di più di qualche vicentino e non, ormai anche questa una tradizione consolidata al termine dell’anno,
A giustificare la decisione imperativa assunta dopo un rapido confronto in giunta comunale, l’esigenza di “tutelare le gravi ripercussioni sulla collettività, causando anche danni alle persone, cose e con particolari effetti negativi anche sul mondo animale“.
Le ragioni a monte dell’ordinanza, dunque, consistono nel preservare la salute umana di chi ogni anno finisce per trascorrere la notte della festa di San Silvestro in pronto soccorso per farsi curare delle ustioni, nella migliore delle ipotesi, o affronta con i medici in servizio danni ancora più gravi come menomazioni permanenti agli arti superiori o agli occhi. E, non ultimo, garantire la serenità degli animali domestici e non, i cui effetti negativi degli scoppi prolungati sono ormai noti.
Il testo precisa la validità temporale del disposto: dal 31 gennaio al 7 gennaio del prossimo anno. E le sanzioni corrispondenti in caso di violazione, vale a dire da 250 euro di multa in su. Per assurdo, nel penultimo giorno dell’anno, sarà consentito far scoppiare petardi, una delle critiche subito apparse sui social rivolte all’amministrazione. Cosa solo in parte vera, visto che vige (per tutto l’anno) una norma già contenuta nel regolamento comunale che punisce la scoppio di petardi o prodotti esplodenti affini a meno di 100 metri di distanza da ospedali, case di cura, ricoveri per anziani ma anche nella abitazioni private e all’interno delle mura del centro storico. A Vicenza, quindi, quasi dappertutto.
Quanto sopra esposto è ovviamente riferito a manipolazione e accensione di prodotti pirici e spettacoli pirotecnici di libera vendita. In caso di possesso di altri esplosivi vietati, scattano ben altre tipi di violazioni e conseguenti punizioni, finanche di rilevanza penale. Oltre alla polizia locale di Vicenza, che sarà impegnata dunque sulle verifiche al “dettaglio” in piazze e festini privati nel territorio comunale, attivate anche le squadre di Guardia di Finanza per i controlli preventivi direttamente sugli scaffali dei punti vendita, atti ad individuare articoli fuori norma e pericolosi.