La carica dei 100 mila (in calo del 5,7%) torna a scuola. In classe in “anticipo” alcuni licei
Via costumi, sdrai e ombrelloni a lasciar spazio a libri, quaderni e zaini o cartelle per le migliaia di studenti vicentini, dai bimbi delle primarie ai maturandi delle classi quinte delle scuole superiori. Tra chi è già seduto tra i banchi in classe da lunedì (ad esempio nei licei Fogazzaro nel capoluogo berico e il Corradini a Thiene, ma anche altri istituti), si assesta poco sopra le a 100 mila unità il plotone di scolari di ogni ordine e grado pronti ad affrontare, chi più chi meno con entusiasmo, l’anno scolastico 2024/2025. Erano poco meno di 107 mila al rendez-vous post vacanze del 2023.
Una cifra complessiva a conferma dell’incidenza del calo demografico in atto in tutta Italia che non risparmia la provincia vicentina e il Veneto in generale nel trend di decrescita della popolazione scolastica chiamata alla prima campanella. Sono dunque circa 6 mila le presenze conteggiate in meno rispetto al dato di fine estate 2023.
Sul fronte docenti come in ogni apertura di anno scolastico si registra un valzer di cattedre tra insegnanti di ruolo e i supplenti, che saranno in quasi 5 mila secondo le previsioni. Un dato in aumento per i precari dell’insegnamento, stimato del 20%, indicatore di uno status quo che si ripresenta di anno in anno e che presenta problematiche serie, a fronte della diminuzione delle classi. A pesare, in questo ambito, anche i ritardi nei concorsi per la docenza per alcune materie di studio che “eleggeranno” i docenti di ruolo nelle prossime settimane, nel frattempo sostituiti da colleghi supplenti.
Tornando a un tema cruciale come quello della diminuzione progressiva della popolazione delle aule di scuola, legata a doppia mandata al calo delle nascite che si è registrato alla fine del primo millennio per poi proseguire negli anni Duemila, come sopra accennato i dati ufficiali indicano in 6 mila e spiccioli le sedie vuote rispetto ad un anno fa, preiscrizioni alla mano. Un trend di decrescita in proporzione più alto nelle fasce d’età più basse, vale a dire nelle scuole del primo ciclo e le secondarie di primo grado, ma che risulta meno incidente invece tra i teenagers.
I NUMERI NEL VICENTINO. I dati ufficiali resi disponibili dall’ufficio regionale scolastico, che fanno fede al sistema di iscrizione on line, indicano 6.183 iscritti al primo anno del quinquennio (ex scuole elementari), con saldo negativo di 293 alunni, vale a dire il 4,6% in meno. In prima “media” si passa dai 7.629 ai 6.647 attuali, con gap di ben 982 studenti, pari al 12,9%. Sempre con segno negativo ma in termini meno impattanti il calo di 240 iscrizioni al primo anno negli istituti superiori di Vicenza e provincia: da 8.032 si passa a 7.792 (2,9%).
PRIMA SUPERIORE. Per quanto riguarda la scelta del percorso formativo, dopo gli esami del triennio della scuola dell’obbligo, tra i vicentini il 40,7% ha effettuato la preiscrizione a un liceo, il 42% a un istituto tecnico, il 17% a scuole professionali di durata quinquennale. La parte restante è coperta dai corsi professionalizzanti. In tutto sono (come detto sopra) poco meno di 8 mila i ragazzi e le ragazze col diploma di terza media in mano che si siedono per la prima volta in questi giorni sui banchi di scuola delle superiori.