Cimiteri, avviso per l’estumulazione di quasi 400 ossari
Il comune di Vicenza ha pubblicato un’ordinanza con cui avvisa che è in programma l’estumulazione di 379 ossari. I familiari possono richiedere, previa domanda e pagamento delle relative tariffe, la cremazione dei resti ossei, la collocazione in una tomba di famiglia o in ossario, o il trasferimento in un altro campo santo. La comunicazione sarà esposta da Amcps, che gestisce il servizio cimiteriale, in tutti i cimiteri comunali e sulle lastrine degli ossari interessati. Si tratta di resti mortali tumulati da almeno 40 anni, di cui l’ordinanza rende noto l’elenco.
Se nessun familiare si farà vivo né sarà possibile rintracciarlo per raccoglierne la volontà, dal 15 novembre del 2022, quindi fra oltre un anno, il Comune procederà d’ufficio all’estumulazione, come previsto dal regolamento comunale dei servizi funebri e cimiteriali. In tal caso resti ossei saranno depositati nell’ossario comune, mentre le foto e gli accessori saranno rimossi e smaltiti. “Come l’anno scorso – dichiara l’assessore con delega ai servizi cimiteriali Valeria Porelli – abbiamo previsto che l’ordinanza di estumulazione scada fra oltre un anno, per dare modo anche a chi, tra gli eventuali familiari, si rechi al cimitero una sola volta l’anno, di vedere l’avviso e attivarsi di conseguenza”.
In merito alla destinazione dei resti mortali dei 1.180 familiari interessati all’estumulazione di cui si è dato avviso nel 2020, l’ufficio funerario ricorda a coloro che non si fossero ancora espressi che c’è tempo solo fino al 15 novembre 2021 per esprimere la propria volontà. In questo caso si tratta di resti deposti in loculi del cimitero maggiore con concessioni scadute dall’anno 2011 all’anno 2013 (deceduti nel 1961 al 1963) in caso di concessioni cinquantennali, e nell’anno 2013 (deceduti nel 1973) in caso di concessioni quarantennali e di resti in loculi dei cimiteri suburbani di Polegge, Longara e Bertesina con concessioni scadute negli anni dal 2011 al 2018, deceduti dal 1961 al 1968 in caso di concessioni cinquantennali e dal 1971 al 1978 in caso di concessioni quarantennali.