Cinque fogli di via da Vicenza per gli autori del raid al Custom Club. Tra loro un rapper
Il Questore di Vicenza “anticipa” il corso della giustizia nei confronti i 5 giovani pregiudicati, prendendo l’unica misura tempestiva che l’ordinamento italiano concede, vale a dire il foglio di via. Il provvedimento è stato notificato ieri ai balordi tutti dai 19 ai 23 anni che all’alba di sabato mattina, in trasferta a Vicenza in via Zamenhof, hanno assalito il locale notturno “Custom Club“, prendendo la vetrina a sassate e sprangate.
Il daspo urbano avrà una durata di tre anni. Si tratta del clan di un musicista trap attivo su Youtube di Padova di origini marocchine. Un 19enne al momento almeno più noto alle forze dell’ordine della città del Santo che agli amanti del genere musicale in voga, non nuovo peraltro a episodi analoghi e di cui si preferisce non citare il nome d’arte per non fare gratuita pubblicità. Il più a recente a Milano, ai primi febbraio, come recitano le cronache lombarde, anche qui con lo scenario di un club.
La Questura è convinta si sia trattato di una sorta di spedizione punitiva, una ripicca per “vendicare” l’invito alla porta riservato al gruppetto che nelle ore precedenti avrebbe creato dei problemi di ordine all’interno del club, agitando gli animi. A finire in caserma, dopo l’intervento in massa di più pattuglie di carabinieri – compresa un’unità della Setaf – sono stati quattro padovani e un veneziano di residenza: tra loro un cittadino tunisino e italiani figli di stranieri e quindi di seconda generazione.
I componenti della gang, tra cui un trapper veneto solito a caricare sulla piattaforma social dei videoclip musicali storie di violenza come quella in oggetto, sono ritenuti i responsabili del danneggiamento dell’ingresso in porta di vetro, andato in frantumi, con danni vicini ai cinquemila euro. A segnalare l’attacco era stato lo stesso gestore della discoteca, mentre dei dipendenti presenti per le pulizie dopo la chiusura si sono rifugiati in una stanza interna in preda al panico per l’assalto improvviso da parte di sconosciuti. I cinque facinorosi armati di pietre e bastoni, all’arrivo dei militari dell’Arma, invano avevano tentato la fuga disperdendosi nell’area commerciale. Sono stati tutti acciuffati, tramutandosi da “lupi in agnellini”. A inchiodarli ci sarebbe un filmato di sorveglianza esterne.
In considerazione della gravità della vicenda e della turbativa all’ordine pubblico ed alla sicurezza dei cittadini che la vicenda ha causato, dopo aver valutato la segnalazione e la proposta in tal senso formulata dal Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il questore berico ha disposto nei confronti di C.O. e B.S. – veneziani di 20 anni –, A. M. – padovano di 24 –, B.H.A.H. – tunisino di 20 – e A.M.A. – padovano di 19 –, tutti già gravati da Precedenti penali o di polizia nonostante la giovane età, l’obbligo di rientrare nel comune di residenza ed il divieto di far ingresso nel Comune di Vicenza per i prossimi 3 anni.
“L’ episodio che ha visto questo locale pubblico vittima di una vera e propria spedizione punitiva è stato di assoluta gravità – ha evidenziato il questore Paolo Sartori –, solo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, nel contesto di una capillare e sistematica azione di controllo del territorio, è stato possibile ricostruire l’accaduto e di individuare i presunti responsabili”.