Cocaina, nel sacco rete di spaccio: riforniva imprenditori, manager e professionisti
Altri due arresti nell’ambito delle attività della guardia di finanza contro la rete di spaccio di cocaina nel Vicentino che ruotava attorno a una figura di spicco, negli anni ’70 e ’80, della malavita romana: Stefano Tummolo Altomare, 72 anni, componente di una banda che nella capitale era dedita a sequestri di persona, omicidi e rapine. Nel fine settimana scorso, infatti, i finanzieri del comando provinciale di Vicenza, con l’ausilio di un’unità cinofila, hanno concluso l’operazione “Matusalemme”, eseguendo due misure cautelari personali e una denuncia per spaccio di cocaina, disposte dal gip del Tribunale di Vicenza.
Una custodia cautelare ha raggiunto lo stesso Tummolo in carcere: l’uomo infatti è già detenuto presso la casa circondariale in conseguenza dell’arresto da parte delle fiamme gialle, avvenuto in flagranza di reato di spaccio cinque mesi fa. Le ultime indagini hanno confermato che l’uomo era la centrale da cui si rifornivano altri pusher che poi cedevano la droga ai consumatori abituali.
Custodia cautelare, con obbligo di firma in caserma, anche un 42enne disoccupato di Dueville, M.M.: l’uomo, hanno scoperto i finanziari, si riforniva da Tummolo di “polvere bianca” e poi gestiva in proprio un’attività di spaccio.
Coinvolto nell’operazione della polizia finanziaria e tributaria anche un altro cliente di Tummolo: M.D., un commerciante 40enne di Montegalda, pure indagato per spaccio e perquisito dai finanzieri vicentini.
“Nino”, così era chiamato Tummolo nel “giro”, era già arrestato lo scorso settembre poiché trovato in possesso di oltre un chilo e mezzo di cocaina, cinque bilancini di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi di droga, nonché oltre 98 mila euro in contanti. Per questo era stato recentemente condannato con rito abbreviato a 10 anni e 6 mesi per spaccio di sostanze stupefacenti. Il pregiudicato romano è risultato essere un punto di riferimento per lo spaccio di cocaina nella zona di Vicenza, a beneficio di una selezionata clientela composta in maggior parte da adulti ben inseriti nel tessuto socio-economico locale. Lo confermano le perquisizioni a persone che si approvvigionavano della droga anche per poi rivenderla a terzi consumatori.
I militari delle fiamme gialle, coordinati dal comandante provinciale Crescenzo Sciaraffa, sono infatti riusciti a ricostruire i vari passaggi illeciti della droga, accertando, nel complesso, 127 episodi di vendita di cocaina ai pusher e 73 episodi di acquisto, per un “giro” totale di 258,5 grammi di sostanza stupefacente, per un valore stimato di 13 mila euro. I finanziari hanno messo a disposizione dell’autorità giudiziaria di Vicenza un articolato e strutturato quadro probatorio, che sta alla base delle misure cautelari personali eseguite nel fine settimana.