Condannato il ladro d’auto alla Ederle che – ubriaco – causò un incidente due anni fa
La giustizia italiana punisce con una condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione il giovane automobilista che nell’aprile del 2019 – allora aveva 29 anni – rubò una Bmw X3 a un autolavaggio, di proprietà di un soldato Usa, per andare poi a schiantarsi contro una seconda auto, ferendo gravemente il conducente su quest’ultima. Un 40enne veneziano, sopravvissuto alla collisione ma costretto a mesi di cure successive.
Una notte di follia vissuta nella periferia di Vicenza nella tarda serata del 22 aprile – era un lunedì intorno alle 23 – di due anni fa, dopo che vice Maicol Sinigaglia, oggi 31enne di Montecchio Maggiore ma con domicilio nel capoluogo berico, aveva commesso una serie record di reati sotto l’effetto di alcool e droga, come accertato poi dalle forze dell’ordine.
Un giudice del tribunale di Vicenza ha ritenuto quest’ultimo responsabile del furto aggravato della vettura, di aver causato un incidente stradale, di resistenza a pubblico ufficiale per non aver rispettato il segnale di altolà della polizia, di guida in stato di ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti, oltre che senza patente e, infine, di lesioni colpose gravi. A intercettare la Bmw di colore bianco sottratta all’interno di Camp Ederle, che viaggiava a velocità folle, erano stati gli agenti della locale di Vicenza, dando vita a un inseguimento lungo viale Serenissima in direzione Vicenza Est. Fino allo scontro violento tra la Bmw X3 e una Ford Fiesta (distrutta) condotta da F.M., veneziano, che non ha potuto evitare l’impatto con la “scheggia impazzita”: finendo in ospedale al San Bortolo dove è rimasto a lungo, con una prognosi poi fissata in 40 giorni.
Per ironia della sorte, invece, l’autore della scorribanda se la cavò appena con qualche graffio e non fu nemmeno ricoverato. Aveva nel sangue una quantità d‘alcool oltre 4 volte la soglia di legge, e dalle analisi emerse anche l’uso di sostanze stupefacenti. Al primo alcoltest il valore di di 2,8 g/l, poi ridotto (non di molto) dagli esami ematici. L’allora 29enne Sinigaglia, secondo la ricostruzione dei fatti ormai definita, aveva sottratto le chiavi di accensione e il suv da un autolavaggio di proprietà di un amico, dove prestava a volte servizio come collaboratore saltuario. Voleva divertirsi, sfoggiando il “macchinone” non suo e in condizioni del tutto inidonee a mettersi al volante. Il legittimo proprietario della Bmw X3 si trovava all’estero in permesso e, al suo ritorno a Camp Ederle, si è trovato la sua auto seminuova ridotta a un rottame, sporgendo a sua volta denuncia contro lo sconosciuto. Per i risarcimenti pecuniari si procederà a parte, in sede civile.