Consegna sacchettini di marijuana in monopattino: denunciato un “rider” 21enne
Da alcune settimane si stava facendo “strada” come fattorino per la pronta consegna di sostanze stupefacenti a Schio e dintorni, ma il via vai di clienti affezionati al consumo di marijuana non è sfuggito a lungo agli sguardi della polizia locale di Schio, che ha ne interrotto l’attività illecita.
A finire nei guai con la legge italiana e con una denuncia pendente per detenzione e spaccio di droga è stato nei giorni scorsi un giovane di 21 anni, residente il centro storico nella città più popolosa dell’Altovicentino, divenuto tra l’autunno scorso e l’inverno un rifornitore di clienti abituali.
Due le modalità di smercio: la prima sotto casa, vale a dire nelle vicinanze del condominio del centro città dove vive l’indagato, la seconda con consegna diretta e in prima persona, spostandosi a bordo di un monopattino a qualsiasi ora del giorno. Circostanza, questa, che ha contribuito a individuare con certezza il “distributore” di marijuana per lo più a coetanei e ragazzi adolescenti di Schio.
L’attività particolarmente del 21enne si era intensificata nel mese di dicembre, noncurante delle attenzioni che gli agenti del consorzio Alto Vicentino gli stavano prestando, attraverso pedinamenti e osservazioni da parte del personale in borghese. L’indagine ormai in dirittura di arrivo ha permesso al comando scledense di ottenere alla Procura berica la necessaria autorizzazione a procedere con la perquisizione personale e domiciliare, cogliendo con le “mani in pasta” il sospettato.
Le 13 dosi già preconfezionate di droga cosiddetta leggera trovate nell’appartamento sono state sequestrate, grazie anche al fiuto dei cani segugio impiegati nell’operazione. Presa in consegna anche la somma di 1.030 euro in contanti, nascosti insieme alla “marja”, dei quali l’indagato non ha saputo giustificare la provenienza, e ritenuti probabile provento in questi casi dell’attività illecita a lui imputata. Lo spacciatore al dettaglio, del quale non sono state rese note le iniziali, è stato poi rilasciato a piede libero, mentre il suo smartphone è stato trattenuto per ricavare notizie utili su rifornitori e clienti, uno dei quali già segnalato alla prefettura di Vicenza.