È vicentino l’avvocato più giovane d’Italia. Il record del bissarese Dario Campesan
Dario Campesan, di Costabissara, a soli 25 anni già esercita la professione di avvocato, e si tratta ad oggi del più giovane in Italia in assoluto. L’oramai ex studente universitario, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza in tempi record nei mesi scorsi, è riuscito da poco a superare l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione.
Ospite a Radio Eco Vicentino è lo stesso Dario a raccontare come, nonostante fosse portato per le materie scientifiche, fin dalle superiori in qualità di rappresentate di classe ha iniziato ad interessarsi alla difesa dei diritti dei suoi compagni di scuola. La passione per queste tematiche lo ha portato ad intraprendere gli studi di Giurisprudenza all’Università di Padova, sebbene il padre avvocato lo avesse sconsigliato di seguire questa strada.
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La capacità di saper gestire il tempo, la collaborazione con i compagni e una buona dose di fortuna, tutte insieme hanno portato Campesan a concludere gli studi in meno di quattro anni, laddove sono in pochi a farcela nei cinque previsti, divenendo così uno dei più giovani laureati in Giurisprudenza d’Italia. Malgrado il grande impegno richiesto, durante gli studi Dario non ha mai rinunciato alle sue passioni come giocare a pallone e suonare la chitarra: “Per evitare che Giurisprudenza mi schiacciasse volevo organizzarmi il tempo per riposarmi, per lasciar spazio i miei hobby, per stare con la mia ragazza: era necessario per non scoppiare dallo stress”, racconta il giovane avvocato. I compagni di studio per Dario sono stati essenziali: “Stiamo parlando di un percorso molto carico e pesante quindi avere delle persone su cui appoggiarsi e confrontarsi è fondamentale”, ha spiegato nei giorni scorsi ai microfoni della radio.
Agli studenti che intendono affrontare questo impegnativo corso di laurea il neo avvocato vicentino consiglia: “Credeteci sempre, bisogna essere appassionati di ciò che si studia e organizzare bene il lavoro altrimenti si viene oberati dalla mole di studio e dall’ansia; poi trovate degli amici con cui studiare, mettetevi in gruppo, lasciate stare la competizione, ponete voi l’obbiettivo che volete raggiungere e puntate su quello a testa bassa, non guardate al lungo termine ma scomponete quel sogno: mi raccomando, l’organizzazione è l’asso nella manica”.
Oggi Dario Campesan, oltre ad occuparsi di diritto di lavoro come avvocato, sta svolgendo un dottorato di ricerca sulla Riforma del Diritto del lavoratore sportivo: “In futuro a me piacerebbe costituire un grande studio associato ed avere la possibilità di tutelare queste fasce professionali, in particolare i più deboli, i praticanti e le lavoratrici madri e permettere che ci siano delle tutele per questi soggetti, che lo studio non sia solo concentrato sul profitto ma abbia anche uno scopo sociale”.
Andrea Falcone