In giro in scooter a mezzanotte, all’altolà è tradito dall’agitazione: aveva 20 grammi di droga
Un ragazzo vicentino di 19 anni è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri mentre circolava per le strade di Motta di Costabissara allo scoccare della mezzanotte, in sella a un ciclomotore. Senza alcun valido motivo che ne giustificasse la presenza fuori di casa in orario “off limits”.
Oltre all’automatica sanzione da 400 euro comminata dai militari per il mancato rispetto delle misure di emergenza sanitaria vigenti, gli operatori della tenenza di Dueville hanno approfondito la “conoscenza” con il giovane, tra l’altro incensurato, apparso alquanto nervoso all’altolà da parte della pattuglia.
Il motivo di tanta agitazione sarà presto svelato: una decina di minuscoli ovuli di sostanza stupefacente preconfezionati con canapa indiana, e altrettanti ritrovati poi in casa del giovane bissarese. Ad aggravare la sua situazione personale il fatto che detenesse della sostanza illecita anche nella sua abitazione, con tanto di bilancino di precisione, segnale inequivocabile dell’attività di smercio al dettaglio a scapito della tesi addotta del “consumo personale”. Inoltre, sono stati sequestrati anche 40 euro in banconote di piccolo taglio e monete, ritenuti possibile provento degli “affari loschi” del giovane.
Si tratta di A.M., da oggi indagato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dalla Procura di Vicenza. Nel corso della notte è stato avvistato e fermato dalla pattuglia di Dueville mentre transitava in via IV Novembre, strada isolata e dopo le 22 praticamente deserta che collega la frazione di Motta a quella di Rettorgole, in territorio di Caldogno. L’ipotesi credibile che approfittasse del buio e delle vie secondarie muovendosi a bordo del suo ciclomotore per andare far visita a qualche acquirente, per una sorta di delivery a domicilio doppiamente punibile in questi tempi di pandemia.
Come reso noto dal comandante della tenenza di Dueville, gli approfondimenti dopo la vicenda legata al 19enne di Costabissara mireranno ora a risalire quanto prima possibile al “grossista” dal quale il ragazzo aveva acquistato la sostanza stupefacente. E ad eventuali altri giovani della zona ingaggiati per suo conto, al fine di bloccare il passamano di droga leggera ed evitare loro guai ben più gravi con la giustizia in futuro e la criminalità legata ai traffici illeciti