Minacciata e vessata dall’ex di 79 anni: scatta il “codice rosso”, l’uomo finisce in carcere
Ancora un caso di violenza su una donna, messo in atto da un uomo incapace di farsi una ragione della fine di una storia d’amore, tanto da minacciare e stalkerare la ex convivente, fino all’episodio più grave: dar fuoco al cancello di casa della donna, che ormai non si fidava più ad uscire di casa. E’ stata una escalation di soprusi e violenze quelle messe a segno da un anziano di 79anni, a cui evidentemente la terza età non ha portato in dono la saggezza, avvenute a Costabissara e che hanno fatto scattare il “codice rosso” per la vittima delle violenze.
L’uomo – N.E., classe 1941 – ieri sera è stato così arrestato dai carabinieri della tenenza di Dueville, che hanno dato esecuzione all’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari Barbara Maria Trenti, del Tribunale di Vicenza. L’accusa è di atti persecutori.
Un susseguirsi di sopraffazione e intimidazioni avvenuti a Costabissara e iniziati ad aprile, quando l’uomo ha dato inizio ad una escalation di offese e minacce che si sono fatte sempre più gravi fino ad arrivare a costringere la vittima a stare rinchiusa in casa per paura di incontrarlo. Il 79enne non accettava che la donna si fosse rifatta una vita e avesse un nuovo compagno e per questo voleva renderle l’esistenza impossibile.
Dalle parole e le pressioni, l’uomo è poi passato ai fatti: gli indizi a suo carico sono pesantissimi, in quanto si sarebbe presentato con una tanica di benzina e avrebbe appiccato il fuoco al cancello del nuovo domicilio dove ora la ex convive con l’attuale compagno, che è stato anch’egli oggetto delle gravi minacce dell’anziano.
Questa volta però la donna ha trovato la forza per fuggire dall’angolo in cui il 79enne voleva metterla e ha presentato dettagliate denunce ai carabinieri di Dueville, chiedendo anche il loro intervento chiamando il numero di emergenza 112. Vista la situazione, è scattato anche il “codice rosso” antiviolenza, e anche grazie alla sua perseveranza nel riportare ogni singolo episodio di cui era rimasta vittima, l’autorità giudiziaria ha avuto gli strumenti per provvedere ad emanare il primo provvedimento restrittivo nei confronti di N.E. al quale, su richiesta del pm Barbara De Munari, il gip ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa.
L’uomo però, incurante di queste prescrizioni, si è presentato nuovamente nei giorni scorsi sotto casa della vittima, che ha chiamato per l’ennesima volta il 112. I militari del radiomobile di Thiene, giunti subito, nell’auto del 79enne hanno così trovato un coltello con una lama di 10 centimetri. Sul posto è arrivata anche una pattuglia una della polizia locale dell’Unione dei Comuni di Caldogno, Costabissara e Isola Vicentina. “Sono vecchio, non riuscirete a mandarmi in carcere”: questo in sostanza quanto il 79enne, con tono sprezzante e di sfida, ha detto alle forze dell’ordine.
Sulla base di questi nuovi elementi il gip di Vicenza, dovendo tutelare l’incolumità della parte offesa, ha disposto invece proprio la più restrittiva delle misure cautelari, ordinando ai carabinieri di Dueville che l’uomo fosse immediatamente individuato e portato alla casa circondariale di Vicenza, dove si trova tutt’ora detenuto in attesa di essere interrogato.