Oggi a Milano l’addio a Cristina, 43 anni e mamma di due bimbi. Lutto a Costabissara
Giorno di lutto oggi a Costabissara, da dove è partita una folta delegazione di familiari, parenti e amici alla volta di Milano, per partecipare al funerale di una mamma di soli 43 anni, vicentina di origine. Cristina Mastrotto, classe 1976, è venuta a mancare nei giorni scorsi in seguito ad un male subdolo e spietato che l’aveva colpita circa due anni fa, attorniata dall’affetto del compagno e dei due piccoli figli frutto della loro unione, dei genitori bissaresi e del fratello Fabio. Cristina riceverà l’ultimo saluto terreno alle 14.45 nel capoluogo lombardo, nella Chiesa di Santa Maria Rossa. Probabile che le spoglie, dopo le esequie e la cremazione della salma, riposino nel Vicentino.
Non si contano i messaggi di affetto e i ricordi ancora più preziosi, dopo la triste notizia, pubblicati sulle piattaforme social in questi giorni di dolore che hanno colpito anche la comunità di Costabissara. Per la perdita di una mamma premurosa, che lascia due bimbi di 4 e 7 anni, e di una donna che ha contraddistinto la sua esistenza con l’aiuto al prossimo, impegnandosi nel mondo del volontariato e in particolare mobilitandosi con i gruppi del “no alla violenza” di ogni genere e grado e con le associazioni umanitarie che operano nelle aree più povere dell’Africa.
Cristina Mastrotto era cresciuta nel suo paese d’origine, Costabissara, per poi intraprendere il suo percorso di studi tra Vicenza e Padova, dove si era laureata in chimica e tecnologia farmaceutica, assumendo vari incarichi di lavoro in seguito nel settore, da alcuni anni per un’importante azienda con sede a Dublino. “Cristina è sempre stata una persona buona e generosa – ci confida Chiara, una sua amica d’infanzia -. Non le mancava mai il sorriso nemmeno nei momenti più difficili ed era sempre pronta ad aiutare il prossimo”.
Il “cuore”, dopo l’incontro con Alberto, l’ha portata dal Veneto dove era cresciuta a Milano, metropoli in cui con caparbietà si era ritagliata una posizione professionale di riguardo e soprattutto aveva costruito una famiglia, dando alla luce Lorenzo e Alessandro, verso i quali oggi più che mai si rivolgono le attenzioni dei parenti per prenderli per mano in questi giorni di domande e difficili risposte, oltre che di lacrime.
A partecipare al funerale odierno non solo vicentini del paese d’origine dell’hinterland del capoluogo, dove in tanti la ricordano da bambina prima e adolescente e giovane ragazza poi. Anche dall’Altopiano un gruppo di amici degli anni spensierati di gioventù è partito alla volta della Lombardia: per regalarle un intimo omaggio, con la loro presenza nel giorno del saluto, alla sua memoria.