Vandali ignoti distruggono 15 pannelli del fotovoltaico installati sul tetto della scuola
Potrebbero già avere le classiche “ore contate” i vandali ignoti che nei hanno devastato 15 pannelli solari installati sul tetto della scuola media dell’Istituto Comprensivo “Ungaretti” di Costabissara. Tanto agili a salire sulla copertura dell’edificio quanto incoscienti e stupidi nel provocare danni alla scuola e, quindi, a un bene pubblico. Per una stima indicativa di circa 18 mila euro.
A distanza di un paio giorni dall’annuncio del fatto da parte del sindaco locale, corredato da immagini dei danni ai pannelli, più di qualche cittadino bissarese vive in una sorta di “stato di allerta”, tenendo d’occhio le comitive di giovani e giovanissimi “sorvegliate speciali” dagli agenti dopo la spedizione spaccatutto in scena forse tra sabato e lunedì della scorsa settimana. Ma il blitz potrebbe essere avvenuto ancor prima, con danni visibili solo dall’alto. E non si può escludere che a “divertirsi” sopra l’edificio siano stati balordi proveniente da fuori Costabissara. Ad accorgersi erano stati i tecnici della ditta installatrice che gestiscono l’impianto, dopo la segnalazione di un’anomalia.
Fuori di ogni ragionevole dubbio che si tratti dell’opera di teppisti, visto che la strumentazione dedicata all’energia solare non è stata asportata e non risultano effrazioni all’interno dell’istituto di via Monte Priaforà. L’obiettivo non era rubare, insomma, ma distruggere. Per il gusto, per quanto incomprensibile, di farlo. Lo scempio si è verificato in un’area dedicata a scuola, auditorium e impianti di tennis tra il centro di Costabissara e la frazione di Motta lungo la direttrice di via Monte Grappa. Una zona che, anche se non può dirsi isolata, nelle ore serali e notturne e anche nel fine settimana non è molto frequentata se non da gruppi di ragazzi come punto di ritrovo.
Motivo per cui proprio su alcuni di loro si concentrano i sospetti legati all’atto vandalico, anche se ciò che conta sul piano della giustizia è legato alle indagini del consorzio di polizia locale dopo la denuncia presentata dall’amministrazione comunale. Con la speranza di ottenere un risarcimento dalle tasche dei responsabili. In assenza qui di un impianto di videosorveglianza intorno alla scuola che possa fornire spunti utili, le “voci di paese” potrebbero portare a suonare qualche campanello nel futuro per chiedere delucidazioni, visto che qualcuno tra i protagonisti del raid – come spesso accade – potrebbe non aver resistito alla tentazione di vantarsi dell’impresa.
Una probabile bravata che costerà quasi 20 mila euro alle casse comunali, per ripristinare l’impianto fotovoltaico che occupa tutta la copertura della sede principale della scuola, e che dovrò essere riparato in tempi brevi. Sarebbero praticamente tutti destinati al macero i 15 pannelli andati distrutti, utilizzando degli arnesi come mazze o bastoni, oppure delle pietre, poi fatte sparire. Esclusa ogni altra pista, dal maltempo al “guasto” o corto circuito: solo la mano incivile di qualcuno, alla luce del sopralluogo effettuato dagli specialisti, può aver devastato il bene pubblico, lasciando vetri in frantumi dopo aver sfasciato una porzione di impianto. “Grande rabbia e amarezza – questo il commento da parte del sindaco Maria Cristina Franco -, i danni sono pesanti e ci stiamo attivando per installare un sistema di videosorveglianza in modo che cose del genere non avvengano più”.