Costi, problemi di sicurezza e rischio-vandalismi: saltano i Capodanni in piazza a Bassano e Vicenza
Costi lievitati per garantire la sicurezza e il pagamento delle bollette, rischio vandalismi hanno portato le due principali città del Vicentino a rinunciare, dopo due anni di Covid, alla festa di Capodanno in piazza.
A Vicenza l’amministrazione comunale si è vista costretta con rammarico ad annullare la festa di Capodanno Vicenza Magika, che era prevista in piazza dei Signori il 31 dicembre e che era organizzata in collaborazione con Confcommercio e la società Vgest secondo un format già sperimentato nelle edizioni pre Covid del 2018 e del 2019.
A pesare, probabilmente, anche i ricordi dei disordini e delle violenze che l’anno scorso, ad esempio, sono accaduti in piazza Duomo a Milano e altrove e che portano le prefetture ad essere sempre più prudenti rispetto a questo tipo di manifestazioni, che arrivano qui inoltro dopo due anni di assenza a causa del Covid.
Nel capoluogo, infatti, dopo le osservazioni, indicazioni e prescrizioni formulate dalla Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo il 20 dicembre, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 21 dicembre, diversamente da quanto stabilito per le edizioni del 2018 e 2019, ha ribadito la necessità di creare varchi di accesso alla piazza, escludendo la possibilità di accesso libero, seppur monitorato dal personale di vigilanza.
“Tutto ciò comporterebbe maggiori costi ed oneri, tali per cui amministrazione e organizzatori, dopo adeguata riflessione e analisi della situazione, hanno convenuto di rinunciare all’organizzazione dell’evento” spiega il Comune in una nota, dove specifica che anche un eventuale spostamento della manifestazione in altro luogo della città è stato ritenuto non percorribile. Probabile che dietro la scelta ci siano margini risicati legati all’aumento del costo dell’energia elettrica, che rende impossibile sostenere altri oneri per garantire la sicurezza come chiesto dalla prefettura.
Il Capodanno era già stato annullato ieri anche a Bassano del Grappa: in questo caso la Pro Loco ha spiegato di temere vandalismi: “Ci rincresce comunicare – ha scritto il presidente dell’associazione, Giovanni Bosio – che quest’anno per motivi organizzativi e di sicurezza la Pro Bassano ha deciso di sospendere il tradizionale Capodanno in Piazza a Bassano del Grappa”. L’associazione ha assicurato comunque che “resterà aperta la casetta della Pro Bassano in piazza Libertà per quanti vorranno fare una passeggiata in centro storico e bere un vin brulè accanto al grande albero di Natale”. In passate occasioni, infatti, la Pro Bassano aveva sofferto di vandalismi alle sue strutture.
La notizia è stata appresa “con sgomento e tristezza” dai consiglieri comunali di opposizione e da un ex consigliere, tutti esponenti della passata giunta Poletto che sulla decisione hanno criticato l’amministrazione Pavan, rendendosi inoltre disponibili a collaborare con la Pro Loco per trovare “in extremis” una soluzione per rendere fattibile la festa. Nella lettera, rivolta al presidente della Pro Bassano, Angelo Vernillo, Riccardo Poletto, Giovanni Cunico, Roberto Campagnolo, Oscar Mazzocchin ricordano che l’appuntamento in piazza era un momento “particolarmente importante per chi non vuole stare solo e si unisce ad un evento pubblico senza biglietto o barriere di ingresso”. “Ci piacerebbe capire – proseguono – se siete stati lasciati ‘soli’ da questa Amministrazione, se e quali siano i problemi che a Bassano e solo a Bassano, rendono impossibile questo evento. Ci piacerebbe pensare che visto le spese ingenti che questa amministrazione Pavan sostiene per consulenze per studi di fattibilità o per la comunicazione, non sia un problema di contributi da parte del Comune”.
“Siamo disponibili, forti dell’esperienza amministrativa passata e con spirito di servizio per il bene della comunità bassanese – conclude la lettera – per trovare in extremis per quest’anno ma sicuramente per il prossimo, una modalità operativa ed amministrativa che renda possibile un abbraccio cittadino l’ultimo dell’anno. Mettiamoci al lavoro!”.