Covid-19, zero nuovi positivi nell’Ulss 8. Rimane un solo paziente in terapia intensiva
Nessun nuovo caso di positività al virus Covid-19 sui 458 tamponi analizzati tra le 16 di martedì 12 maggio e lo stesso orario odierno. E’ il dato più incoraggiante della tabella-report dell’Ulss 8 Berica che s’inserisce nel trend di decremento, e che permette di guardare con maggior ottimismo al futuro della “fase 2” a dieci giorni dall’allentamento parziale delle misure di prevenzione del contagio. Al San Bortolo rimane una sola persona ricoverata in condizione gravi, vale a dire in terapia intensiva nel reparto speciale destinato ai pazienti Covid. Nessuna a Santorso. In tutto sono 90 i vicentini assistiti ancora oggi nei letti degli ospedali vicentini.
Purtroppo, a far da contraltare, la perdita di un’altra “nonna” vicentina, una pensionata di 92 anni deceduta all’ospedale di Vicenza, originaria di Arzignano. A lei si aggiungono altre due vittime del morbo asiatico, che ha contribuito a spegnere le vite di un 89enne di Schio, ricoverato nel polo “Altovicentino” di Santorso, e di una donna di Tezze sul Brenta – l’età non è resa nota in questo caso – che era degente nell’ospedale di comunità di Marostica.
Nel bollettino pomeridiano dell’Ulss 8 alla casella “zero” dei nuovi contagi a fronte di quasi 500 test tampone presi in carico, si affianca il dato dei territori che fanno capo al capoluogo e al Basso e Oves Vicentino: 1.285 i contagiati in totale. Come ieri, appunto. Nell’Ulss 7 sono 1.578. I tamponi effettuati in circa 80 giorni di epidemia sono 30.801, a cui vanno aggiunti in test rapidi sierologici nella misura di circa 12 mila. Nei distretti di Bassano e Thiene/Schio sono 32.78e più circa 9 mila test.
All’unico paziente che lotta in terapia intensiva a Vicenza si aggiungono altre 28 persone contagiate che rimangono ospedalizzate per ricevere le migliori cure possibili. – 4 di queste a Noventa -. Cinque i “negativizzati” rispetto a ieri, tre i dimessi che ora dovranno rispettare il periodo di quarantena in isolamento domiciliare, o in strutture alternative.
Nei centri di cura che fanno capo all’Ulss 7 Pedemontana si contano ancora 61 malati di coronavirus ospitati tra Santorso (49) e Marostica (12). Tutti si trovano nei reparti Covid ordinari, nessuno ormai risulta più affidato ai macchinari salvavita e alle cure H24 dei medici e infermieri di terapia intensiva.