Covid, open day per la vaccinazione dei bambini fra sabato e domenica nell’Ulss 8

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A meno di due settimane dalla ripresa delle lezioni il mondo della scuola è già in forte difficoltà per il moltiplicarsi dei contagi da nuovo Coronavirus tra gli alunni, con pesanti ricadute anche per le famiglie sul piano sociale e lavorativo. Ma l’avanzare dei contagi nei giovanissimi, in particolare nei bambini, non è solo un tema scolastico: i numeri sempre più alti stanno moltiplicando anche gli accessi ospedalieri di pazienti pediatrici positivi al Covid, che sempre più spesso necessitano di ricovero.

Di fronte a questa situazione, ancora una volta l’unica difesa efficace è rappresentata dalla vaccinazione: per questo motivo, in linea con le indicazioni regionali, l’Ulss 8 Berica mette in campo un ulteriore sforzo organizzativo, riproponendo anche per questo fine settimana l’open day per la vaccinazione anti-Covid nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni.

Sono state così pianificate delle sessioni straordinarie in ben tre diversi Centri vaccinali della popolazione (Cvp, in gergo), anche questo con l’obiettivo di favorire il più possibile l’adesione della popolazione: sabato 22 e domenica 23 gennaio nel Cvp di Torri di Quartesolo dalle 8 alle 19; sabato 22 a Valdagno dalle 13 alle 19 e domenica 23 a Montecchio Maggiore dalle 8 alle 13. Come sempre, per evitare attese e potenziali assembramenti, è consigliata la prenotazione – anche all’ultimo momento – tramite il portale regionale accessibile dal sito dell’Ulss 8 Berica, ma sarà possibile anche accedere direttamente senza appuntamento.

 

Anche grazie ai precedenti open day, nell’Ulss 8 Berica la campagna di vaccinazione ha raggiunto il 34% nella fascia di età 5-11 anni (10.005 vaccinati+ 593 prenotati, considerando sia le prime dosi già somministrate sia le prenotazioni già registrate per i prossimi giorni), con un significativo 31% di questi ultimi (3.083) che hanno già ricevuto anche la seconda dose. Numeri che confermano anche la sicurezza del vaccino, dal momento che non si sono registrate reazioni avverse significative.

Ora l’obiettivo è alzare ulteriormente il livello di copertura, sia per consentire una prosecuzione il più possibile regolare delle attività scolastiche, sia per bloccare la circolazione del virus in una fascia di popolazione particolarmente esposta per il minore tasso di vaccinazione rispetto agli adulti e per l’elevato numero di contatti stretti giornalieri legati alla frequenza scolastica e delle attività extra-scolastiche.

Questo senza dimenticare naturalmente l’importanza di proteggere anche i più piccoli dal rischio di sviluppare la malattia in forma severa: attualmente sono 5 i minori positivi al Covid ricoverati al San Bortolo, dei quali 3 hanno meno di 12 anni; dal 1° Gennaio ad oggi sono circa 200 i bambini rilevati positivi con tampone nell’accesso al Pronto Soccorso Pediatrico che hanno mostrato una sintomatologia tale da consigliare ai genitori di rivolgersi all’ospedale.

Terze dosi
Parallelamente continua l’impegno dell’Ulss 8 per la somministrazione delle terze dosi: il tasso di copertura con il richiamo è arrivato al 68% (dato calcolato su popolazione idonea alla somministrazione delle terza dose). Per quanto riguarda più in dettaglio le diverse fasce di età, è arrivato all’84,2% per gli over 80, all’84,3% nella classe di età tra i 70 e i 79 anni e al 76,9% tra i sessantenni; e ancora, è stato raggiunto l’75,9% tra i 50 e i 59 anni, il 67,3% tra i quarantenni, il 49,8% tra i trentenni e il 45,7% tra i ventenni. Attualmente, i prenotati per la dose booster sono 40.544, mentre i posti disponibili entro la fine di gennaio sono 13.848, 43.903 quelli nel mese di febbraio.

Ricoveri e attività ospedaliere
Sul fronte ospedaliero, invece, sono attualmente 201 nell’azienda sanitaria del capoluogo i ricoverati nelle aree Covid: 131 al San Bortolo (di cui 16 in Terapia Intensiva e 19 sub-intensiva), 18 all’ospedale di Noventa Vicentina e 52 all’ospedale di Valdagno. Nonostante questo sforzo organizzativo e assistenziale straordinario, rimane forte anche l’impegno per garantire le cosiddette attività “ordinarie”. Nel mese di dicembre 2021 sono stati 3.097 gli interventi chirurgici eseguiti, mentre le prestazioni ambulatoriali sono state, escluse prestazioni di laboratorio, 92.137.

Per quanto riguarda in particolare l’attività chirurgica, non solo vengono garantiti tutti gli interventi a seguito di urgenze, per il trattamento dei pazienti oncologici e delle patologie tempo-dipendenti (come gli infarti e gli ictus), ma l’Azienda sta continuando a erogare anche la maggior parte degli interventi cosiddetti “non urgenti”, seppure con un’inevitabile rimodulazione delle attività.