Admo Vicenza, l’attore creatino Miguel Gobbo Diaz testimonial e potenziale donatore
Si arricchisce la “squadra” di testimonial e insieme di donatori in forza all’associazione dei donatori di midollo osseo per la provincia di Vicenza. Ora anche Miguel Angel Gobbo Diaz, attore vicentino di origini dominicane che compirà 32 anni a giugno ha accettato di entrare nel registro dei potenziali donatori dopo la tipizzazione. Cresciuto a Creazzo, una decina di anni fa si è spostato a Roma per seguire la sua vocazione per la recitazione.
Idolo dei social in cui si è cimentato in esilaranti sketch in dialetto veneto in passato, ma soprattutto attore di fiction, teatro e cinema italiani in rampa di lancio, Miguel è reduce dal ruolo importante nella serie “Nero a metà” al fianco di Claudio Amendola, su Rai 1.
Proprio ieri, a Vicenza, ha iniziato la cosiddetta “tipizzazione” per entrare nella grande famiglia vicentina di Admo, che conta ben 30 mila iscritti in provincia. Si è recato presso il Dipartimento Trasfusionale presso l’ospedale San Bortolo dove si è sottoposto al semplice esame del sangue per entrare nel registro provinciale dei donatori di midollo osseo di Vicenza. “Era da tempo che volevo fare questo gesto – ha commentato l’attore, sullo schermo di Netflix prossimamente nella serie “Zero” –, Nel periodo natalizio Admo Vicenza mi ha contattato e chiesto di diventare testimonial e di tipizzarmi. Ho detto subito di sì e ci ho riflettuto, proprio perché questo gesto lo richiede. Dico proprio ai ragazzi come me: pensateci, informatevi e poi fatelo, è un gesto semplice, non costa nulla ma conta tantissimo per chi sta aspettando un trapianto di midollo come ultima speranza di vita”.
Anche il giovane artista di Creazzo, quindi ha deciso di abbracciare la causa di Admo, un’associazione che nella sola provincia berica conta su un consistente esercito di generosi ma i cui numeri di nuovi “adepti”, su base annuale, risulta in flessione per vari motivi, il primo è rappresentato dalla pandemia. Tanti ma mai abbastanza verrebbe da dire, visto che il rapporto di compatibilità per un trapianto naviga su proporzioni di 1 su 100 mila. Saper comunicare in modo adeguato ed efficace la necessità sanitaria di allargare il bacino di iscritti e contrastare la diffidenza sono fronti su cui si spendono molte energie i volontari, confortati dall’appoggio di personaggi famosi che possono fungere da esempio da emulare. Per Miguel non è stato un problema mettersi a disposizione dopo aver riflettuto a livello personale. “Spero con questo esempio di aiutare tanti giovani a vincere la diffidenza e la paura dell’ago che veramente si supera con un po’ di coraggio e altruismo”.
Un plauso è venuto dal direttore del dipartimento, il dottor Francesco Fiorin, presente ieri ad accogliere Gobbo Diaz. “Oggi è stata una mattinata particolare e felice per il Centro – spiega il direttore – perché per noi è importante avere testimonial d’eccezione che possano stimolare altri giovani a fare altrettanto. Qui a Vicenza abbiamo numeri alti rispetto alle donazioni e ai potenziali donatori. Ma abbiamo numeri altrettanto alti di richieste, 1.500 all’anno a livello nazionale, una quarantina solo qui in ospedale a Vicenza, in ematologia. Ecco perché chiamiamo all’appello i giovani dai 18 ai 35 anni, in buona salute e con peso superiore a 50 chilogrammi perché facciamo questo semplice gesto di vita”.