Thomas Ceccon acclamato al rientro a casa da Parigi 2024. Con due medaglie al collo

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Una delle immagini scattate ieri quando Thomas è stato ricevuto alle piscine comunali

Maglietta rosso vivo, bermuda blu ad inserti variegati, scarpe da ginnastica e orologio al polso, ma per questa volta niente medaglie al collo in bella vista. Si è presentato così, ieri, al suo rientro in Veneto il campione del nuoto italiano e internazionale Thomas Ceccon, accolto nel centro natatorio di Creazzo dove è sportivamente cresciuto, al ritorno a casa dopo l’esperienza d’oro e di bronzo a Parigi 2024.

Accolto da una doppia fila di bambini al suo arrivo, il dorsista azzurro si è intrattenuto per qualche minuto salutando e ringraziando tutti per l’accoglienza ricevuta. Presenti anche genitori e fratello per l’occasione speciale, alcuni sindaci del territorio i due allenatori che hanno “lanciato” in acqua Ceccon, Anna Vallarsa e Alberto Burlina.

Il “bottino” personale alle Olimpiadi di Francia ormai in via di conclusione recita la medaglia d’oro scintillante nei 100 dorso, dove è il più forte al mondo seppur con una concorrenza di altissimo livello, e quella di bronzo portata all’Italia nella staffetta della 4×100 stile libero. Nella doppia distanza (200 sempre a dorso) il siluro acquatico ha sfiorato la qualificazione alla finale olimpica, per poi concludere l’esperienza nelle batterie delle staffette miste. Ieri il volo da Parigi per godersi un periodo di relax a casa – ieri serata trascorsa a Schio – e poi una vacanza, prima di rituffarsi in vasca.

Nato a Thiene e cresciuto a Magrè di Schio con la famiglia, il 23enne veneto vive da tempo a Verona. Rimane molto legato a Creazzo alla società del nuoto Leosport, dove per anni si è allenato da ragazzo mettendo le basi per divenire il campione attuale, plurimedagliato a Mondiali, Europei e Olimpiadi: sono 19 tra oro, argento e bronzo i podi conquistati nel tris di competizioni internazionali, quattro olimpiche tra Tokyo e Parigi. Fa parte del corpo delle Fiamme Oro, detiene tre primati italiani (50 e 100 dorso, 50 delfino) in vasca lunga e un record nel mondo con 51”60 nella sua specialità “eletta”, i 100 dorso.