Da domani il Green Pass: ecco cosa cambia. Confartigianato: “Complica la vita ai ristoratori”
Scatta da domani, venerdì 6 agosto l’obbligo di Green pass per l’accesso ad alcune attività. Tradotto: selezione all’ingresso per consumare all’interno di ristoranti e bar. La controversa misura decisa dal Governo mira a tutelare la popolazione e incoraggiare gli indecisi a vaccinarsi.
Il Green Pass, però, per Confartigianato Vicenza non fa i conti con le imprese, in questo caso del settore ristorazione: questo il messaggio che lancia la categoria dei Ristoratori, che esprimono più di qualche perplessità.
“Il dato di fatto – commenta Christian Malinverni, presidente della categoria – è che ci troviamo ancora una volta di fronte a un obbligo calato dall’alto, senza i dovuti ragionamenti che si rendono necessari per una applicazione efficiente del Green Pass. Siamo i primi a voler riprendere la nostra attività a pieno regime, uscendo da questo momento pandemico che ha già a lungo messo a dura prova la nostra resistenza. Ci sono però ancora troppi punti oscuri sulle modalità di accertamento, che anziché agevolare il nostro compito lo rende ancora più complicato: non dimentichiamoci che il nostro lavoro è anzitutto quello di fare i ristoratori, non i controllori”. Malinverni si chiede cosa accadrà da domani con le persone che non possono avere il green pass per motivi di salute, con le criticità legate all’accertamento dell’identità delle persone e con le probabili contestazioni da parte di chi non intende esibire il certificato.
“Lo stato non può abdicare una funzione di controllo, che gli è propria, agli imprenditori, già impegnati a gestire la loro azienda – aggiunge il rappresentate provinciale della categoria – e prevedendo, oltre a sanzioni pecuniarie, addirittura la chiusura dell’esercizio: ricordiamoci che le nostre imprese sono già state a lungo costrette alla chiusura. La funzione di controllo, insomma, dovrebbe rappresentare un diritto del ristoratore, che d’altra parte ha tutto l’interesse a valorizzare la sicurezza del proprio locale, non un ulteriore adempimento obbligatorio. Si rischia in questo modo di de-responsabilizzare il cittadino, mentre non si deve dimenticare che il rispetto delle regole è prima di tutto un suo dovere”.
“A tutto ciò si aggiunge la difficoltà, più volte evidenziata durante questa stagione, di reperire personale nei nostri esercizi: per molti di noi è un grosso problema trovare camerieri e personale di cucina. Al poco personale che abbiamo a disposizione dobbiamo ora aggiungere anche l’incombenza del green pass, che rischia di togliere parecchio tempo – aggiunge Malinverni-. Ci sono poi aspetti pratici che non sempre vengono considerati: cosa succede per un cliente che consuma all’esterno e chiede di andare al bagno? Nei luoghi turistici, come ci si comporta con i clienti stranieri? Nei bar, inoltre, è più facile l’assembramento quando si consuma al bancone piuttosto che ai tavoli”.
“Se lo scopo, come crediamo, è effettivamente quello di promuovere la sicurezza – conclude Malinverni – ha senso circoscriverla solo ad alcuni ambiti?”. Per ottenere la risposta a questi quesiti, Confartigianato nei giorni scorsi ha evidenziato la necessità di discuterne in tempo utile con il Governo, al fine di rendere funzionale un sistema di controllo che rischia altrimenti di essere disatteso, complici le tante complessità che porta con sé.
Cosa cambia da venerdì 6 agosto
Dal 6 agosto il green pass, oltre a continuare a essere obbligatorio per partecipare a matrimoni, battesimi, cerimonie religiose e civili, andare allo stadio per partite o concerti, spostarsi nelle regioni in zona rossa o arancione e viaggiare in UE, servirà per:
- sedersi al tavolo di bar e ristoranti al chiuso
- assistere a spettacoli ed eventi
- andare al museo, al cinema, a teatro
- andare in piscina e in palestra
- partecipare a fiere, sagre e congressi
- andare alle terme e nei centri benessere
- partecipare a concorsi pubblici.
Al momento sono esclusi dall’obbligo i bambini sotto i 12 anni. Chi non è in possesso della certificazione potrà:
- andare in ristoranti e locali all’aperto
- entrare al supermercato e nei centri commerciali
- entrare a scuola, in fabbrica e in ufficio
- frequentare centri educativi per l’infanzia, centri estivi e le relative attività di ristorazione
- treni, navi, aerei e pullman su tratte nazionali
- mezzi pubblici locali (metro, bus, tram, treni regionali)
- ristoranti all’aperto
- piscine all’aperto
- prendere il caffè al bancone del bar
- andare in hotel (ma serve per ristorante e spa)
Come funziona il green pass
Il green pass è la Certificazione verde Covid-19 valida in formato digitale o cartaceo rilasciata dal Ministero della Salute attraverso la Piattaforma nazionale sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome. L’emissione è automatica e avviene nell’arco di 24 ore a chi fa una dose di vaccino e al completamento del ciclo vaccinale; a chi effettua un tampone molecolare o antigenico con esito negativo nelle ultime 48 ore; a chi è certificato guarito dalla malattia nei 6 mesi precedenti. Chi viene trovato con un green pass falso o senza green pass nei luoghi in cui vige l’obbligo rischia una multa che va dai 400 ai 1.000 euro. I bambini sotto i 12 anni, che non possono fare vaccino anti-Covid, sono esclusi dall’obbligo di green pass se hanno meno di 2 anni, mentre dai 6 anni in su è richiesto il tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione.
Come si ottiene il green pass
Quando disponibile il Ministero invia un SMS o un’email con un codice di autenticazione (AUTHCODE) da usare per recuperare la certificazione in modo da salvarla sul telefono o stamparla. Ci sono diversi modi, sia digitali che fisici, per ottenere il green pass: tramite il sito ufficiale dgc.gov.it dove accedere con Spid o con Tessera Sanitaria e inserire il codice ricevuto via SMS; tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico; tramite App Immuni e App IO; dal medico o pediatra di famiglia; in farmacia. Una volta ottenuto (nei fatti consiste in un QR Code da mostrare ai controlli via smartphone o su cartaceo) si deve portare con sé per poter viaggiare e accedere a tutte le attività che lo richiedono.