Da un malinteso alla rissa: intervento delle Volanti per sedare la lite finita a “bottigliate”
La bottiglia rotta maneggiata con fare minaccioso da un immigrato di 39 anni costituiva di fatto una pericolosa arma da taglio, ed è così che i poliziotti delle Volanti della Questura sono stati costretti ad intervenite nei giorni scorsi a Vicenza, mettendo fuori combattimento il più furioso tra due litiganti. Il tutto in pieno giorno, all’ora di pranzo.
Un intervento tempestivo che ha evitato spargimenti di sangue in strada, in viale Dalmazia, vista la tensione crescente nel corso di una discussione animata che stava degenerando.
La vicenda di cronaca locale resa nota oggi risale allo scorso fine settimana: due Volanti si sono dirette nel luogo indicato su richiesta di alcuni cittadini che avevano segnalato una lite tra due uomini, e con una terza persona presente nelle vicinanze a urlare. Tutto sarebbe nato da un malinteso: un calcio a un sacchetto di plastica sul marciapiede sferrato da una donna a passeggio con il compagno, a cui è seguita la reazione da parte del 39enne cittadino liberiano.
Poi la discussione sconfinata in aggressione, con quest’ultimo a dotarsi di una bottiglia di vetro rotta, ferendo a un braccio l’uomo intervenuto a difesa della fidanzata presa a male parole. Una volta riportata la calma i militari della polizia di Stato hanno identificato C.K. – sono state rese note le sole iniziali dell’uomo nato nel 1983 -, procedendo alla perquisizione personale. Oltre all’oggetto in vetro utilizzato come arma impropria, in suo possesso è stata trovata una tessera sanitaria di una cittadina italiana, sulla cui provenienza non ha dato giustificazioni esaurienti.
All’interno del sacchetto di plastica, che era stato appoggiato per terra dal 39enne africano, era contenuto il suo pranzo. La donna avrebbe dichiarato agli agenti di aver agito in questo modo per spostare la busta che le intralciava il passaggio, non sapendo cosa contenesse. Da qui la reazione furiosa dell’evidentemente affamato proprietario del cibo, adirato al punto di insultare in maniera pesante e minacciare la donna – secondo la versione raccolta dalle Volanti – facendo a sua volta scattare la controreazione del fidanzato. Rimasto ferito superficialmente al braccio, senza necessità di recarsi in pronto soccorso ma con facoltà di denunciare chi l’ha colpito.