Daspo a tre tifosi cosentini dopo aver picchiato autista bus e causato danni al mezzo
A una settimana esatta dal match disputato allo stadio Menti tra L.R. Vicenza e Cosenza, valevole per i playout di serie B disputato il 12 maggio, continuano ad emergere episodi con conseguenti interventi da parte della Questura di Vicenza. Il fatto in questione riguarda l’aggressione all’autista dell’autobus, messo a disposizione dall’azienda vicentina Svt, incaricato a trasportare i tifosi calabresi all’uscita dello stadio fino al casello autostradale di Vicenza Est dove erano parcheggiati i mezzi privati dei cosentini.
L’accaduto, denunciato immediatamente, non è rimasto impunito e colpisce tre ultras del Cosenza protagonisti di condotte violente ai danni dell’autista del mezzo. In particolare, giunti al casello autostradale di Vicenza Est, due uomini– un bergamasco di trent’anni ed un cosentino di cinqauntaquattro – dopo essere scesi da una porta posteriore dell’autobus e risaliti sul mezzo dalla porta anteriore forzandola, hanno aggredito violentemente l’autista, procurandogli evidenti lesioni al volto, in seguito giudicate guaribili dai sanitari dell’ospedale San Bortolo di Vicenza in sette giorni.
L’azione degli stessi, secondo la nota emessa dalla Questura, era stata premeditata visto che, poco prima, avevano oscurato la telecamera di sicurezza interna del veicolo. Sempre durante il percorso, un terzo soggetto – un veneziano di quarantasette anni- ha pensato bene di scardinare con violenza un finestrino dell’autobus, rompendolo totalmente. Le indagini della Digos di Vicenza, con il supporto della Digos di Cosenza, volte all’individuazione dei responsabili sono iniziate immediatamente e proprio grazie al tempestivo intervento ed all’attenta attività investigativa posta in essere, anche mediante l’analisi dei filmati delle telecamere, in brevissimo tempo è stato possibile individuare i responsabili delle condotte descritte.
In conseguenza della gravità di quanto accaduto il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha disposto nei confronti dei tre soggetti l’emissione di altrettanti decreti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, infliggendo la Daspo per la durata di 7 anni nei confronti dei due che hanno aggredito l’autista e di 5 anni nei confronti del veneziano che ha danneggiato gravemente l’autobus.
Di conseguenza, tutti i soggetti interessati dai provvedimenti del Questore non potranno accedere, per la durata del Daspo, alle strutture ove si svolgono manifestazioni sportive, relative agli incontri di calcio della Nazionale italiana, dell’Under 21 e di tutte le altre rappresentative nazionali. Il divieto comprende tutti i campionati nazionali dalla Serie A alla Terza Categoria e di tutti i campionati giovanili di ogni categoria, nonché alle strutture sportive ove si svolgono tutti gli incontri di calcio relativi ai tornei di Coppa Italia, Europa League, Champions League e di ogni altro tipo, anche in occasione di partite amichevoli, pubblicizzate ed ufficiali, ed inoltre ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime.
Nell’emissione dei provvedimenti sono stati inoltre valutati i gravi precedenti penali e di polizia in capo ai tre soggetti. I due che avevano picchiato l’autista hanno infatti a proprio carico precedenti per reati quali oltraggio a Pubblico Ufficiale, falsa testimonianza, uso di sostanze stupefacenti, percosse, danneggiamenti.
“ I fatti così come avvenuti, il luogo dove sono stati registrati e le modalità di violenza poste in essere sono state tali da porre in pericolo la sicurezza e l’incolumità delle persone, oltre a comportare il ferimento di un autista che stava svolgendo il suo lavoro– ha evidenziato il Questore Paolo Sartori –. Quello che è avvenuto al Casello di Vicenza EST a margine della partita che, grazie all’articolato dispositivo di ordine pubblico, si è svolta senza criticità ha rappresentato un episodio deplorevole e intollerabile. L’atto di violenza è stato posto in essere da più persone contro un autista inerme che stava svolgendo il proprio fondamentale lavoro di trasbordo dei tifosi dallo stadio a Vicenza Est ove erano parcheggiati i mezzi privati dei cosentini. Per questo motivo ho deciso di intervenire con fermezza. Tali atti di violenza non sono tollerabili, e come tali sono stati considerati e sanzionati.”