Delinquenza in città, presi due scassinatori d’auto. Anche se rimasti a mani vuote
Si susseguono i fatti di microcriminalità nel capoluogo di Vicenza, che dopo l’assalto agli autobus di linea Svt di sabato ei ripetuti interventi in casi di violenza ha registrato ieri la denuncia di due stranieri extracomunitari riconosciuti come presunti artefici dello scasso di un auto parcheggiata in contrà Porta Santa Lucia, avvenuto la sera precedente.
Si tratta di due cittadini tunisini di 41 e 36 anni, secondo quanto comunicato dalla Questura berica. I due erano giunti in bicicletta nel quartiere e capaci di forzare una portiera e introdursi nell’abitacolo della vettura. Senza però asportare nulla di valore.
Per loro sfortuna il blitz è stato abbozzato sotto le finestre di alcuni residenti della zona, intorno alle 22.45 di lunedì sera, tra cui una persona che, affacciatasi al balcone, ha messo in fuga i due malviventi e chiesto in simultanea l’intervento delle Volanti. Una volta arrivate sul posto, dopo aver raccolto una descrizione sommaria dei “fuggitivi”, li hanno intercettati in contrà Mure Porta Santa Lucia. I due si stavano allontanando a piedi, con bici alla mano, oltretutto in orario non consentito dalle misure anticontagio.
Gli agenti di polizia di Stato, andati a colpo sicuro grazie alla collaborazione di un cittadino responsabile, hanno appurato attraverso il successivo controllo che si trattava proprio di due scassinatori. Indosso sono stati trovati vari arnesi come piccoli coltelli a serramanico, cacciaviti, chiavi a brugola e pinze multitool. Per A.D., nato nel 1980 e M.M., classe 1985, è scattata la denuncia per tentato furto, dopo che il proprietario ha verificato che nulla fosse stato asportato, dopo aver comunque danneggiato l’auto per alcune centinaia di euro.
La personale della Questura, dopo le procedure di identificazione e di notifica della doppia denuncia, ha rilasciato a piede libero i due tunisini, risultati già pregiudicati e tutt’altro che nuovi a episodi analoghi.