Depuratore di Casale, Viacqua “lancia” l’appalto da 104 milioni di euro per l’ampliamento
L’ultima goccia è stata “versata” stamattina, in vista di un “travaso” di 154 milioni di euro in investimenti che Viacqua, nei prossimi sette anni e in accordo con il Comune di Vicenza, impegna in un progetto strutturale che ruota intorno all’ampliamento del sito di Casale. Qui nell’area che ospita l’impianto di depurazione, due terzi dei fondi, per 104 milioni stimati. Entra il 2029 sarà pronta la nuova definitiva configurazione.
Approvato e presentato a stampa ed autorità stamattina quello che viene definito ora come il progetto finale per la complessiva razionalizzazione e riorganizzazione del sistema fognario e depurativo dell’agglomerato urbano di Vicenza e altri 11 Comuni limitrofi. Costi a carico della società di gestione delle risorse idriche con sede nel capoluogo berico (Viacqua) con partecipazione di Veneto Acque che coprirà i costi per la realizzazione delle reti acquedottistiche e di parte delle opere e progettazioni complementari del Mosav, vale a dire il Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto.
I blocchi di intervento corrispondono a due ambiti: oltre alla ridefinizione dell’area di Casale ci sarà la dismissione dell’impianto di Sant’Agostino, nel quale rientrano anche opere per la realizzazione del nuovo collettore fognario Sant’Agostino-Casale (ribattezzato come “collettore sud”) e quelle per il tratto vicentino del Mosav. Una quota di 9,3 milioni di euro sarà coperta dai fondi Pnrr, come ha spiegato il direttore generale Alberto Piccoli, destinati alla realizzazione di un impianto di essiccamento dei fanghi di depurazione civile anche qui a Casale, zona sud est della città berica.
“Tenendo conto di diversi aspetti intervenuti negli ultimi due anni – ha spiegato stamattina il Presidente di Viacqua, Giuseppe Castaman – siamo arrivati alla pianificazione finale che vedrà un unico appalto integrato per 104 mln di euro che riguarderà l’ampliamento di Casale. La gara è stata pubblicata nei giorni scorsi e rimarrà attiva fino al 31 luglio, data ultima per presentazione delle offerte. Con procedura di appalto tradizionale ed in committenza congiunta con Veneto Acque sarà invece strutturato il pacchetto di cantieri per la dismissione di Sant’Agostino, la realizzazione del collettore sud e le opere del Mosav, per un valore di 50 milioni di euro. Quest’ultima cifra è destinata a salire con la progettazione esecutiva quando il quadro economico dovrà essere aggiornato al recente Prezziario Regionale. I lavori dovrebbero prendere il via nella seconda metà del 2024, nel frattempo stiamo procedendo al completamento della progettazione esecutiva”.
L’ampliamento dell’impianto di depurazione di Casale sarà pari a 55 mila metri quadrati, una superficie su cui saranno costruite 10 linee biologiche a fanghi attivi, 6 sedimentatori con diametro di 41 metri, oltre ad un impianto di filtrazione a tele e un sistema di disinfezione mediante raggi ultravioletti. Questo sviluppo permetterà di passare da una capienza attuale di 180 mila Abitanti Equivalenti a quella finale che sarà di 280 mila. Tutte le strutture odorigene saranno chiuse e fornite di appositi sistemi di trattamento dell’aria esausta per ridurre al minimo i disagi dettati dagli odori nella zone intorno all’impianto. All’ingresso dell’impianto prenderà forma anche la nuova palazzina uffici dotata di 75 mq adibiti a spogliatoi, 240 per uffici e una sala polifunzionale di 130. Infine, il depuratore avrà anche un’area dedicata al trattamento dei rifiuti e reflui prodotti dalla pulizia degli impianti e delle reti fognarie in gestione.