Diocesi in prima fila contro la crisi climatica: lanciata la comunità energetica Energia Solidale
È stata costituita nella mattinata del 16 dicembre al Centro Diocesano “Arnoldo Onisto” la Fondazione Energia Solidale, la Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) promossa dalla Diocesi di Vicenza insieme ad altri due enti diocesani: la Fondazione Caritas Vicenza e l’Ente Casa del Clero.
L’atto costitutivo è stato redatto dal notaio Serena Capotosti e firmato dai legali rappresentanti degli enti promotori: il vescovo Giuliano Brugnotto per la Diocesi di Vicenza, don Enrico Pajarin per la Fondazione Caritas Vicenza e don Giampaolo Marta per l’Ente Casa del Clero.
E’ stato anche nominato il primo consiglio di amministrazione, che avrà il compito di avviare l’attività della Cer. Ne fanno parte: don Enrico Pajarin, nominato presidente, il diacono Luigi Gravino, Roberto Spezzapria, Susi Maria Rancan come organo di controllo.
“Costituire una Cer – ha detto il Vescovo – è un impegno concreto per attuare le indicazioni che l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco ci chiede di vivere seriamente. “Le questioni poste dal cambiamento climatico sono molto complesse, ma ciascuno singolarmente può fare qualcosa per lasciare alle nuove generazioni un mondo diverso. Le istituzioni, civili o religiose, hanno la possibilità di realizzare passi più strutturati. Come Diocesi abbiamo ritenuto importante scegliere di costituire una Cer e avviare un processo concreto di cambiamento”, ha concluso monsignor Brugnotto.
“Le finalità di una Cer sono la produzione di energia pulita e la solidarietà sia tra quanti entrano a far parte della Fondazione che verso il territorio”, ha spiegato don Giampaolo Marta, legale rappresentante dell’Ente Casa del Clero. “Questo permette di costituire un circolo virtuoso non soltanto perché si produce energia pulita, ma perché speriamo possa essere possibile sostenere qualche progetto sociale scelto di volta in volta”.
“E’ possibile partecipare alla Cer come consumatore e/o produttore – spiega don Enrico Pajarin, legale rappresentante della Fondazione Caritas Vicenza -. La partecipazione alla è aperta a privati, piccole imprese, enti locali, alla pubblica amministrazione. Questa varietà di modalità partecipative permette di avere un coinvolgimento territoriale particolarmente ampio che potrebbe attivare una rete di collaborazione fattiva e avere altre ricadute concrete sulla comunità diocesana”.