Disordini e vandalismi durante Vicenza-Taranto, in tutto 66 i Daspo agli ultras pugliesi

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Il questore di Vicenza Dario Sallustio nei giorni scorsi ha emesso 21 nuovi Divieti di accesso alle strutture sportive (Daspo) in conseguenza dei vandalismi e disordini del 18 maggio scorso durante la partita Vicenza-Taranto.

Ai 21 destinari, tutti ultras del Taranto, è stato prescritto di non accedere, per un periodo che varia da un minimo di tre anni a un massimo di anni cinque (con decorrenza dalla data di notifica del provvedimento), in tutti i luoghi, stadi ed impianti sportivi italiani, nonché nel territorio degli stati esteri dove si svolgeranno manifestazioni sportive, compresi gli allenamenti, di qualsiasi livello agonistico, professionistico, dilettantistico ed amichevole, a carattere nazionale ed internazionale, connesse agli sport quali calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby e pallanuoto. Un divieto totale, quindi, a 360 gradi.

A sei dei destinatari, a sei di loro, persone che hanno già precedenti specifici, oltre al Daspo di cinque anni è stato prescritto di comparire personalmente per tre anni presso la Questura di Taranto o negli uffici di polizia competenti territorialmente.

I divieti sono scaturiti, come si ricorderà, dai fatti avvenuti nella serata dello scorso sabato 18 maggio, quando all’interno dello stadio Menti di Vicenza (dove si stava dispuntando la gara di andata del primo turno della Fase Nazionale dei playoff di Serie C) avvennero gravi disordini. La partita, con la presenza di quasi 11 mila spettatori, dei quali 1200 tarantini, era già considerata “vigilata speciale” in quanto presentava profili di criticità.

I disordini
In particolare, le indagini di polizia condotte dalla Digos berica insieme con i colleghi di Taranto e delle due Divisioni Anticrimine, hanno permesso di accertare come durante e alla fine della partita un gruppo di supporter tarantini situati nel settore a loro destinato nella Curva Nord, si sono resi responsabili dell’accensione e dei lanci di fumogeni e petardi che hanno provocato anche la sospensione, per alcuni minuti, della gara sia all’inizio del primo tempo che del secondo, nonché del ferimento di due steward presenti all’interno del campo. Hanno inoltre danneggiato di diversi seggiolini del settore destinato alla tifoseria ospite, che sono stati fra l’altro lanciati anche all’interno del campo di gioco; la furia degli ultras pugliesi si scatenò poi sugli arredi sanitari dei servizi igienici, che furono pesantemente danneggiati, rendendoli inservibili. Fra le accuse mosse al gruppo degli ultra, anche la turbativa all’ordine pubblico all’interno dello stadio, “finalizzata al compimento dei sopra menzionati episodi di violenza sulle persone e sulle cose – scrive la Questura in una nota – anche incitando ed inneggiando alla violenza contro l’opposta tifoseria, tanto da indurre il dirigente del servizio di ordine pubblico a posizionare parte del personale dei Reparti di rinforzo all’interno del rettangolo di gioco allo scopo di prevenire e scongiurare il contatto fra le opposte tifoserie”.

Scontri il giorno di Vicenza-Taranto: il Questore ha emesso 45 Daspo a carico degli ultras pugliesi

Già lo scorso luglio, il questore aveva emesso altri 45 Daspo per la stessa partita nei confronti di appartenenti alla frangia Ultras del Taranto denominata “Gradinata”: disattendendo le indicazioni fornite dalla Questura per l’afflusso allo stadio, questi avevano eluso i controlli, arrivando alla stazione ferroviaria e dirigendosi allo stadio in autonomia. Giunti all’altezza di Contrà Porton del Luzzo, alcuni di questi si erano fermati e, travisandosi, avevano impugnato delle cinture e un’asta con una bandiera arrotolata. Avevano poi proseguito il proprio cammino verso lo stadio, arrivando in Contrà della Piarda, dove avevano intercettato la tifoseria vicentina generando una rissa, interrotta grazie all’arrivo delle forze dell’ordine.
I supporter vicentini, complice la conoscenza del territorio, erano riusciti a darsi rapidamente alla fuga, mentre i tifosi tarantini, grazie anche all’intervento del II Reparto Mobile della Polizia di Padova, erano stati tutti identificati. 12 di questi erano stati subito denunciati.
Nel complesso, quindi, per quella partita sono stati emessi ben 66 provvedimenti di divieto di accesso alle strutture dove si svolgono incontri sportivi.