Droga intorno al parco giochi in Campo Marzo. Arrestato pusher di 23 anni
Sono stati i “rinforzi” del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” di Mestre, giunti a supporto dei colleghi e in generale della forze di polizia in città a Vicenza da pochi giorni, a trarre in arresto venerdì scorso un giovane africano di 23 anni, trovato in possesso di un ‘bazar ambulante’ assortito di droga al dettaglio, che smerciava ai giardini di Campo Marzo.
Lo stesso è ritenuto l’artefice dell’occultamento di altre sostanze illecite trovate intorno alla recinzione di un parco giochi frequentato da famiglie con bambini. L’intervento operativo antidroga che ha portato alla cattura immediata del cittadino nigeriano risale alla prima serata di venerdì, le cui iniziali sono E.P., fermato in flagranza di reato.
I fatti intercorsi sono stati illustrati dal comando provinciale dei Carabinieri, dopo l’arresto e il nulla osta della Procura di Vicenza. Il 23enne, regolare in Italia e volto noto alla giustizia per precedenti in tema di spaccio di droghe, senza fissa dimora, era stato notato dai militari in compagnia di altri extracomunitari che, alla loro vista, si stavano dileguando a piedi verso diverse direzioni. Un atteggiamento sospetto che ha spinto la squadra a raggiungere uno di loro che, trafelato, aveva tentato la fuga.
La perquisizione personale ha portato al recupero di quasi 10 grammi di sostanze vietate, tra cui eroina, cocaina e marijuana, suddivise in 66 dosi confezionate già pronte per lo smercio. In tasca aveva anche 560 euro in banconote di diverso taglio, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. Da ulteriore controllo esteso nell’area della recinzione del parco giochi di Campo Marzo, (luogo dove erano riuniti il gruppo di soggetti centrafricani), venivano rinvenuti, occultati sotto la siepe, altri tre involucri contenenti complessivamente 46 dosi di cocaina e 40 di hashish per un totale di 14 grammi circa.
Il giovane nigeriano, vista la recidività, è stato accompagnato in carcere a Vicenza, casa circondariale “Del Papa” nel quartiere di San Pio X, dove permane tutt’ora in attesa di giudizio.