Assessore colpito con un pugno in piazza: scattata la denuncia per il giovane aggressore
“La cosa che mi fa più male è il senso di impotenza”. A dirlo è Davide Zorzo, 33enne assessore ai lavori pubblici del Comune di Dueville, vittima – insieme a un volontario – nelle prime ore di sabato di un’aggressione in pieno centro del suo paese.
Zorzo alle tre di notte si è preso infatti un pugno in faccia da un giovane, forse poco lucido, che lo ha aggredito a freddo appena lui era sceso dall’auto in piazza Monza. A raccontare i fatti è lui stesso.
“Erano le tre di notte, stavo tornando con un volontario dalla casa di una persona e dopo essere stati a una cena della parrocchia – racconta – abbiamo sentito delle grida provenire da un gruppetto di giovani e giovanissimi, radunati sotto i portici del municipio e con la scusa che dovevo far bancomat ho parcheggiato vicino, per vedere se qualcuno aveva bisogno d’aiuto. Ho appena fatto in tempo a scendere che un ragazzo, che era a petto nudo, mi ha urlato contro chiedendomi cosa avevo da guardare e mi ha sferrato un pugno in faccia, colpendo fra occhio e zigomo e facendomi cadere a terra. La persona che era con me ha raccolto i miei occhiali da terra e nel mentre è stata pure fatta oggetto di un calcio”.
Sono quindi intervenuti gli altri giovani (fra cui almeno una ragazza) che hanno allontanato l’aggressore. La costernazione di Zorzo, è cresciuta quando, annunciando che avrebbe chiamato i carabinieri, si è sentito rispondere “Chiamali pure, tanto ho già due denunce e non me ne frega niente”.
Sul posto è quindi giunta una pattuglia dei carabinieri, che ha raccontato ai due malcapitati come fossero già stati costretti ad intervenire quella stessa notte per il medesimo gruppo, che quindi risultava essere già stato identificato dopo le segnalazioni giunte da altri cittadini per schiamazzi e disturbo della quiete pubblica. Zorzo successivamente ha preferito non andare in pronto soccorso ma sabato pomeriggio si era recato presso la tenenza dei carabinieri di Dueville per sporgere querela. Il ragazzo, un ventenne del posto, già sabato sera era stato quindi identificato e denunciato per percosse. E ora, confermano i carabinieri, si procederà anche verso i suoi cinque amici per violazione delle norme anticovid.
“Quello che più mi disturba – racconta ora a freddo l’assessore – è stato il sentirmi inerme di fronte a una violenza che è giunta inaspettata. Avrei potuto lasciar correre come fanno molti e non sporgere denuncia, alla fine ho poco più di un ematoma e un taglio, ma credo sia importante mandare un segnale sia ai miei concittadini che ai responsabili di questi atti di violenza, per far capire che la comunità c’è e non arretra. Sono una persona che è per natura abituata a ritenere importante il senso civico e il non girarsi dall’altra parte. Non fa parte della mia educazione, di fronte a delle grida, girarmi dall’altra parte e far finta di niente. Ammetto però che quanto successo mi ha fatto vacillare. Ma voglio che quanto accaduto diventi una occasione di riflessione per ripartire più convinto di prima su questi valori che mi hanno guidato e mi guideranno anche in futuro”.
Su quello che serve per evitare che simili episodi si ripetano, l’assessore duevillese non ha dubbi: “Occorre un maggior presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine. Ma non basta, servono anche forti azioni di prevenzione”.