Furto notturno nella sede delle ragazze del calcio a 5. E vandalismo all’esterno
Un brutto autogol quello commesso da una banda di vandali o di ladruncoli, che hanno forzato una porta a vetro della palestra Notarangelo di Passo di Riva per arraffare capi di abbigliamento e materiale sportivo di modico valore. E che potrebbero passare guai seri se riconosciuti colpevoli delle ruberie e dei danneggiamenti. Ma soprattutto uno squallido episodio che ha turbato non poco la serenità di ragazzine e allenatori che le seguono quando, domenica mattina, all’apertura della sede dell’associazione Dream Five C5, si sono trovati la propria “seconda casa” in subbuglio. Con inoltre un estintore svuotato del contenuto, riversato all’esterno dell’impianto senza alcun plausibile motivo.
Durante la notte precedente, qualcuno si sarebbe introdotto nella stanza da una porta finestra, trovando però l’entrata interna – che dà ai locali della palestra e degli spogliatoi – sbarrata. A quel punto gli intrusi (sarebbero più di uno in base alle impronte lasciate) si sono accontentati di oggetti vari come fischietti, ghiaccio spray, borsoni, premi di una lotteria spariti dagli scaffali. Perfino una confezione di cannucce ritrovate liquefatte nei cestini esterni del parco. E ancora alcune lattine dal frigo così come delle felpe e tute da allenamento sottratte dall’appendiabiti. Nulla di valore, come si evince, se non di natura affettiva o simbolica, a parte qualche moneta per il distributore del caffè.
Non sono stati presi di mira, invece, i trofei del club in bella mostra, e soprattutto i pochi elettrodomestici: vecchi apparecchi (televisori, frigorifero e stampante) in dotazione. Un blitz notturno di difficile comprensione, così come il gesto di riversare il serbatoio di un estintore sull’entrata esterna dell’ex scuola primaria attigua all’edificio, e sulla siepe. Segni visibili e testimoniati dai genitori delle piccole calcettiste giunti in palestra, le quali in ogni caso hanno portato a termine la loro “partitina” domenicale senza altri pensieri che segnare un gol o abbracciare una compagna di squadra.
L’irrispettoso scempio della cosa pubblica e privata si è infine completato rovinando una felpa con il logo della squadra, per poi gettarla in un cestino del parco giochi. Diventerà una sorta di simbolo per il Dream Five. “E’ stato proprio questo atto stupido a spingerci a sporgere denuncia ai carabinieri – fanno sapere dalla società sportiva, affiliata al Dueville Calcio e conta circa 60 persone tra atlete dai 10 ai 19 anni oltre ad allenatori e dirigenti -, ci auguriamo che la telecamera di sorveglianza fornisca indicazioni utili ai chi indaga. In ogni caso, non è tardi per restituire quanto rubato, scusarsi e magari rimediare alla bravata. Sappiano che il danno, per quanto risibile, ha scosso bambine, ragazzine e adolescenti. La felpa? La terremo così com’è, vicino alle coppe sullo scaffale, per ricordarci che nessuno può buttare via la nostra passione per lo sport e un simbolo che ci accomuna”.