Gli antefatti dell’aggressione in centro: 11 giovani identificati e multati. In 5 sono minori
In quella notte tra venerdì e sabato la comitiva di giovani e giovanissimi dedita a far baccano era composta da almeno 11 soggetti, identificati dai carabinieri dopo le ripetute segnalazioni provenienti dai residenti del centro di Dueville. Stavano bevendo alcolici e facendo baldoria, di fronte ai portici di un’ala del Municipio in piazza Monza, disturbando la quiete pubblica, dopo essersi riforniti in un bar delle vicinanze. Un’ora prima che si verificasse l’aggressione poi finita sulle pagine di cronaca locale. Per queste condotte non permesse tutti i presenti sono stati sanzionati: una sorta di “cartellino giallo”, da interpretare come monito per il futuro.
Uno di loro, poi, alle 3 di notte, si è scagliato contro l’assessore ai Lavori Pubblici Davide Zorzo, sferrandogli un violento pugno che gli ha provocato un ematoma e un piccolo taglio allo zigomo. Guariti in pochi giorni, senza necessità di ricorrere a cure ospedaliere a cui il 33enne amministratore pubblico aveva rinunciato. Nulla, in confronto allo sbigottimento provato di fronte all’arroganza prima e alla violenza poi di alcuni dei suoi più giovani – ma nemmeno di tanto – concittadini.
Di fatto, per quanto collegati per la contiguità di temporale e di luogo tra loro si tratta di due episodi distinti. E le multe “a raffica” si riferiscono agli antefatti di quella serata “brava” conclusa a notte fonda. A distanza di un mese dall’evento – era lo scorso 3 ottobre – i militari della tenenza di Dueville hanno concluso le procedure di trascrizione dei nominativi di ragazzi e ragazze coinvolti, riconoscendo tra loro 5 minorenni e infliggendo in tutto 5 mila euro di sanzioni da riscuotere.
A pagarle, in molti casi, saranno le loro famiglie. I verbali staccati sono 19, e contestano una sfilza di violazioni, tra cui il mancato rispetto delle normative anti diffusione del Covid (10 le multe da 400 euro ciascuna), ubriachezza manifesta e per quattro di loro per bestemmie e oltraggio ai defunti. Il riferimento particolare è al Monumento ai Caduti scambiato a quanto sembra per bivacco. Una serie di provvedimenti che, va chiarito ulteriormente, esula dal percorso sul piano penale che riguarda l’autore materiale dell’aggressione, avvenuta in seguito, vale a dire dopo che la pattuglia radiomobile dei carabinieri aveva già lasciato il centro della cittadina, invitando la comitiva a sciogliersi e ciascuno a rientrare nelle proprie sedi.
Consiglio evidentemente non recepito dai “meno lucidi” del gruppo, responsabili inn seguito dell’aggressione fisica nei confronti dell’assessore colpito al volto e di un volontario della Pro loco al seguito, verso il quale è stato sferrato un calcio. Nessuno si fece davvero male in quell’occasione, ma l’atto di violenza perpetrato così come i comportamenti privi di senso civico precedenti hanno scosso per giorni la comunità duevillese, oggi probabilmente più rinfrancata alla notizia che le forze dell’ordine, intanto, hanno portato a termine e comminato con gli strumenti a loro disposizione il “castigo” previsto dall’ordinamento.