Il falchetto cade dal nido ma non sa ancora volare. Rimediano i pompieri (VIDEO)
Altro intervento di salvataggio “animale” da parte dei vigili del fuoco, che ieri hanno fatto messo idealmente le ali a un piccolo gheppio, vale a dire un falchetto nato da pochi giorni, riportandolo nel nido tra i fratellini pennuti e sotto la cura di mamma falco. E’ accaduto ieri a Dueville, nella frazione di campagna di Vivaro, con i pompieri di Vicenza impegnati con un’autoscala al fine di salvare il piccolo volatile da morte certa nel caso fosse rimasto al suolo e restituirlo alla sua famiglia.
Il baby rapace era probabilmente caduto giù dal nido allestito in un anfratto della Chiesetta settecentesca di via Porto a Vivaro di Dueville, a due passi da Villa Porto Casarotto. Un volo di circa 15 metri, attutito sul terreno grazie all’ampio piumaggio che gli ha consentito di cavarsela. Impossibile però risalire “ai piani alti” dell’edificio eletto a casa e anche culla nei primi giorni di vita, e troppo pericoloso avventurarsi in scalate sconsigliate per chi lo aveva ritrovato.
Un tam tam di telefonate si è così concluso con la richiesta di intervento al 115, dopo che in un primo momento il falchetto era stato affidato a un centro specializzato di cura per questo tipo di specie di rapaci, che si trova a Fimon sui Colli Berici. Constatato che il volatile godeva tutto sommato di buona salute, dopo essere stato rifocillato è stato affidato appunto al personale delle Fiamme Rosse.
Sul posto a Vivaro è giunta una squadra di vigili del fuoco, infatti, che lo ha riposizionato nella nicchia da dove era precipitato, dopo la salita verticale “a bordo” dell’autoscala. Un’emozione provata in più rispetto ai tre fratellini in trepidante attesa che lo hanno riaccolto in famiglia cinguettando felici per il suo ritorno a casa, in chiesa e in culla. Forse già tra 15-20 giorni, spiegano gli esperti, tutti insieme proveranno a spiccare il primo volo spalancando le piccoli ali, nella speranza di planare e non di precipitare, come accaduto allo sbadato o forse audace pioniere del volo, che ha davvero rischiato di perderci le penne. Per lui, ovviamente, sarà il secondo.